Biblioteca, un passo avanti con Skype verso i cittadini

Biblioteca, un passo avanti con Skype verso i cittadini

Ebbene sì, anche nelle biblioteche è entrato il programmino di comunicazione VoIP al fine di migliorare e velocizzare i tempi e le risposte per i cittadini.

L’utilizzo del VoIP all’interno delle biblioteche porta moltissimi vantaggi, a partire dalla soddisfazione dell’utenza data dalla conseguente riduzione dei tempi di fornitura del servizio e ad un sempre utile risparmio di denaro da parte del comune.

Alla biblioteca “Renato Fucini” di Empoli, sono riusciti ad ottimizzare il lavoro è ottenere questi tre requisiti proprio appoggiandosi a Skype, la direttrice dell’istituzione Maria Stella Rasetti ha comunicato a riguardo:

“È il modo migliore per evitare lunghe attese in compagnia della segreteria telefonica e alleggerire la bolletta del Comune”

L’idea di utilizzare Skype nel lavoro è arrivato casualmente, dopo i primi tentativi, si è arrivati alla conclusione che poteva avere un ritorno pratico nella capacità di comunicazione con gli utenti e per far fronte alle ristrettezze di bilancio tipiche della Pubblica Amministrazione.

Da un primo utilizzo di Skype sono già visibili piccoli risparmi visto l’elevato numero di telefonate a costo zero con altri utenti che possiedono il software, oltre alle comunicazioni con l’esterno anche le comunicazioni interne sono migliorate e rese più veloci migliorando così la produttività e il servizio per il cittadino.

Purtroppo con l’utilizzo di Skype per il momento non è possibile fornire tutti i servizi necessari, ad esempio non è possibile costruire attraverso la videochiamata un percorso bibliografico tagliato sui gusti dell’utente, ma bastano pochi secondi per prendere un appuntamento, definire tempi e modalità di una consulenza, fornire informazioni su alcune caratteristiche del servizio, per poi magari rimandare l’approfondimento alla posta elettronica o a un incontro in sede.

Gli utenti della biblioteca che utilizzano al momento questo servizio rientrano in differenti fasce d’età, i giovani naturalmente sono più pratici e favoriti da questa tecnologia. Molto comodo anche l’avviso di restituzione di libri presi in prestito che può essere effettuato tramite chat…

Insomma una bella soluzione che potrebbe invogliare anche gli utenti più giovani ad avvicinarsi alle biblioteche. Al momento in Italia ne esistono circa 80, ma il numero sembra destinato a crescere.

Cittadini di Empoli, se volete mettervi in contatto con la vostra biblioteca la trovate al seguente account: direzione.biblioteca.empoli

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