Bill Gates, 60 candeline e grandi progetti

Billa Gates compie 60 anni; l'eredità dell'uomo che ha segnato l'informatica oggi è stata raccolta da Satya Nadella che punta a creare una nuova Microsoft.
Bill Gates, 60 candeline e grandi progetti
Billa Gates compie 60 anni; l'eredità dell'uomo che ha segnato l'informatica oggi è stata raccolta da Satya Nadella che punta a creare una nuova Microsoft.

Bill Gates ha tagliato il traguardo dei 60 anni. Il suo nome è già da tempo scritto a caratteri cubitali nella storia dell’informatica, ma la sua attività rimane incessante, anche se da alcuni anni silente: dopo aver dato origine alla rivoluzione dei pc grazie al successo di MS-DOS prima e Windows poi, ha spostato i propri interessi sulla filantropia ed ora segue con attenzione i primi passi di Satya Nadella alla guida del gruppo fondato e curato per molti anni. A 19 anni fondò Microsoft e poco dopo i 30 anni era già uno degli uomini più ricchi del mondo.

Nato nel 1955 da una famiglia di origini inglesi, tedesche, irlandesi e scozzesi, già a 13 anni si iscrisse alla prestigiosa scuola privata Lakeside a Seattle dove conobbe Paul Allen con cui nel 1975 fondò la Microsoft Corporation. La sua visione era quella di un computer su ogni scrivania e uno in ogni casa: realizzato il progetto con un successo senza precedenti, l’intoppo è arrivato quando i “pc” hanno iniziato ad ambire a qualcosa di ulteriore, entrando in ogni tasca: si apre a questo punto un capitolo nuovo, preso in mano dapprima da Steve Ballmer e oggi con maggior incisività dal nuovo visionario di Redmond, Satya Nadella.

Bill Gates è sposato dal 1994 con Melinda French dalla quale ha avuto 3 figli. Durante la consegna dei diplomi ad Harvard nel 2007, Bill Gates ha evidenziato l’importanza di trasformare i propri interessi in azioni per risolvere i problemi del mondo. E così ha fatto: dal 2008, Bill Gates ha dato le dimissioni da CEO dell’azienda per concentrarsi sulla Fondazione Bill & Melinda Gates attraverso la quale sostiene numerose iniziative filantropiche legate soprattutto ai problemi del terzo mondo e dell’energia del futuro.

Se Gates ha spiegato anzitempo di credere fermamente nella necessità di non smettere mai di pensare e lavorare, la sua simmetria rispetto al nuovo CEO Microsoft sembra completa: Satya Nadella ha più volte esplicitato lungo il proprio percorso la volontà incessante di “imparare”, come se proprio l’apprendimento possa essere materia distintiva per chi vuole innovare a tutti i costi e trovare nuove vie di crescita. Dopo la parentesi Ballmer, ed in virtù della similare attenzione agli aspetti tecnici, Nadella sembra per molti versi essere un cerchio che si chiude rispetto al ciclo inaugurato da Gates. In occasione del prossimo Future Decoded di Roma, previsto per il 12 novembre, lo stesso Satya Nadella sarà in Italia ad enunciare la propria visione: per l’utenza italiana si tratta di una occasione unica per vedere dal vivo il terzo CEO della storia Microsoft.

Tra gli ultimi tweet lasciati da Gates sul proprio profilo Twitter, il guru di casa Microsoft ha puntato fortemente il dito contro la Poliomelite, ricordando che il 99% del percorso è fatto e che il mondo è ormai vicino a debellare una delle malattie peggiori dell’ultimo secolo. Il ruolo dei vaccini in tal senso è centrale: grazie all’impegno di Gates e della sua fondazione, la strada verso la vittoria definitiva ha subìto una improvvisa accelerazione. Decisiva, forse: la speranza di Gates è di poter festeggiare il proprio compleanno con un traguardo che sarebbe storico e che potrebbe regalare a Bill Gates un ruolo nella storia che va anche oltre quanto realizzato con l’informatica.

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Il suo nome è percepito in modi ambivalenti poiché da sempre legato a battaglie di mercato che hanno polarizzato gli utenti: pro o contro Microsoft, pro o contro Linux, pro o contro Apple. A distanza di anni, però, tali spigolature sono ormai smussate: Linux ha trovato la propria strada, Steve Jobs è già stato consegnato al mito e Gates lavora al di fuori dell’ambito che lo ha reso celebre e miliardario. Depositate le polveri di due decenni di rapidissima evoluzione, le candeline possono essere spente pensando ad altro, altrove, regalando ai paesi in difficoltà l’aiuto di un mecenate che può ora dedicare il proprio tempo e la propria esperienza a cause nobili e importantissime. Con la benedizione di tutti, a prescindere dal sistema operativo utilizzato.

Tanti auguri Bill. Ad majora, Bill.

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