La fondazione di Bill Gates e sua moglie Melinda ha deciso di finanziare un progetto singolare: migliorare il condom. Si tratta di un obiettivo tutt’altro che bizzarro, una sfida tecnologica complessa. Ogni anno vengono prodotti 15 miliardi di profilattici, utilizzati da 750 milioni di persone. Eppure, nonostante questi numeri e la sua importanza nella lotta contro la diffusione di malattie sessualmente trasmissibili, è praticamente identico a sé stesso da molti anni. Coi suoi molti pregi, ma anche difetti.
Il bando della fondazione Impatient Optimists prevede lo stanziamento iniziale di 100 mila dollari, cifra che può arrivare anche a un milione ed è destinata a tutti coloro che proporranno una forte innovazione nel prodotto, dal punto di vista materiale o anche da quello commerciale. L’idea alla base è ben spiegata dai due coniugi:
Il principale svantaggio dal punto di vista maschile è che i preservativi diminuiscono il piacere, creando uno scambio diminuzione del piacere/diminuzione del rischio che molti uomini trovano inaccettabile, soprattutto in considerazione che le decisioni circa il suo uso devono essere prese all’approssimarsi del rapporto. È possibile sviluppare un prodotto senza questo stigma, o meglio, uno che si faccia preferire all’alternativa di non usarlo? Le conoscenze attuali in termini di biologia vascolare, neurologia, urologia e altri campi permettono di sviluppare idee rivoluzionarie.
Nulla di cui stupirsi, insomma, visto l’impegno dell’ex capo di Microsoft nel continente africano, dove l’AIDS è una realtà enormemente diffusa e spaventosa, e dove elementi religiosi, culturali, economici, politici, si sommano fino a scoraggiare l’uso del preservativo invece di promuoverlo. Un esempio è la difficile negoziazione delle prostitute, che subiscono il ricatto dell’offerta di denaro e soffrono di una scarsa diffusione dei profilattici femminili, ancora poco conosciuti e più scomodi, restando dalla parte debole della contrattazione e finendo col rischiare la salute propria e dei clienti.
Le proposte inviate alla fondazione dovranno, per questo motivo, contenere ipotesi verificabili, prevedere un piano su come come l’idea potrà essere testata o convalidata e fornire dati interpretabili ed inequivocabili. Inoltre, idee anche potenzialmente valide che si rivelino troppo costose per i paesi in via di sviluppo, o quelle che ignorino il lavoro di prevenzione delle gravidanze indesiderate o la trasmissione della malattie, verranno scartate.
L’idea è audace, originale, all’altezza del WC ecologico che tanto fece parlare. Mostra una capacità inedita di guardare ai problemi del mondo da un’ottica puntualmente innovativa: invece di spendere milioni per convincere le persone a utilizzare il preservativo, Gates affronta senza infingimenti la questione molto umana che ne frena l’utilizzo. Non piace? Miglioriamolo.