Bill Gates lascia Microsoft, ma sarà proprio così?

Bill Gates lascia Microsoft, ma sarà proprio così?

Il ritiro di Bill Gates da Microsoft, questa settimana, segna la fine di un’era per il colosso di Redmond.

L’AD Steve Ballmer prende le redini della società in un periodo ricco di sfide, tra le quali la crescente rivalità con Google e le altre società che usano Internet per superare il primato di Microsoft nel software.

Con Gates che fa un passo indietro, il fondatore ricoprirà la carica di presidente non esecutivo e si dedicherà alla sua fondazione benefica, la responsabilità del futuro di Microsoft finisce tutta sulle spalle di Ballmer.

Sid Parakh, analista di McAdams Wright Ragen, ha detto:

Microsoft deve riflettere su alcuni cambiamenti radicali nell’organizzazione, non solo per consolidare il business online, ma anche per iniziare a innovare in altri settori.

Intuendo la minaccia rappresentata dai nuovi rivali, Ballmer, che ha rimpiazzato Gates come AD nel 2000, ha fatto una delle mosse più forti nella storia di Microsoft, con l’offerta da 47,5 miliardi di dollari per comprare Yahoo.

Il fallimento evidenzia quello che manca alla compagnia nel suo Web business e l’urgenza con cui ha bisogno di agire, pena il rischio di essere staccata da Google nel settore sempre più redditizio della pubblicità online.

Per gli analisti, Microsoft, passata dai 30 dipendenti del 1980, anno in cui Ballmer è arrivato, ai quasi 90.000 di adesso, non è abbastanza “agile” per stare al passo dei rivali e la sua burocrazia ha soffocato l’innovazione.

Andrew Loechl, direttore di Eagle Harbor Asset Management, ha spiegato:

Microsoft non ha realizzato niente di innovativo, ha comprato società a destra e a manca per anni, ma non ha proposto niente di innovativo.

A complicare la faccenda c’è il fatto che i nuovi rivali stanno cambiando le tradizionali regole del gioco. Microsoft ha costruito il suo impero vendendo licenze, una tantum per l’uso dei suoi software, che girano sull’hard disk dei singoli PC.

Nel frattempo, i rivali hanno cominciato a proporre software che funziona tramite Web browser come servizio, per i quali chiedono o una quota mensile o sono gratis perché supportati dalla pubblicità.

Per Rob Helm, direttore della società di ricerche Directions on Microsoft, il ritiro di Gates non porterà una rivoluzione nella strategia della compagnia poiché Bill e Steve sono d’accordo sulla strategia complessiva della società.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti