Bill Gates, numero uno di casa Microsoft, si è aperto ad una intervista per soli blogger. A modo suo, una sfida: Microsoft è al centro delle scene su più versanti e le domande del gruppo riunitosi attorno al guru di Redmond non hanno fatto sconti. Il resoconto dell’evento è offerto da Steve Rubel sul suo Micropersuasion, dal quale è possibile apprendere altresì alcuni dei nomi dei partecipanti: Jeremy Zawody, Michael Arrington (Techcrunch), Liz Gannes (Gigaom), Niall Kennedy, Chris Pirillo, Molly Holzschlag, Evan Williams, Shaun Inman ed altri. La foto di rito è stata pubblicata sul blog di Rubel (il primo a sinistra nella fila in basso):
Bill Gates tra i blogger
L’intervista è stata a 360° sul mondo di internet e sull’approccio Microsoft al futuro. Alcuni spunti:
- Una prima punzecchiatura: Gates sarà preoccupato per la quantità di Mac presente in sala durante l’intervista? Macchè, risponde lui: «vendiamo molto software per i Mac!»
- più vaga, invece, la risposta all’interrogativo relativo ai DRM: semplicità, interoperabilità, l’ammissione che allo stato attuale il sistema è assolutamente perfettibile
- sul suo Zune Gates ha la musica degli U2 (testimonial Apple per lungo tempo, dunque probabilmente la risposta intendeva essere a suo modo pepata)
- quando è nato Gates junior avrebbe voluto fare l’avvocato come Gates senior. Altro destino, però, lo attendeva.
Infine: «come saranno i sistemi operativi tra 3-4 anni?» Risposta: non stravolti, ma comunque molto evoluti rispetto ad oggi ed incentrati sulla figura dell’utente (il che rappresenta un forte cambiamento di paradigma rispetto ai vecchi sistemi incentrati sulla macchina). Gates, insomma, conferma le impressioni scaturite in giornata da un’analisi Gartner: Vista è l’ultimo mastodonte, di qui in poi Microsoft cambierà strategia. Ma, lo si sa già, Gates non ci sarà più.