La morte di Paul Allen, co-fondatore di Microsoft, all’età di appena 65 anni, ha colpito duramente l’intera Silicon Valley americana. Paul Allen aveva, infatti, saputo lasciare il segno non solo grazie alla sue capacità imprenditoriali e tecniche ma anche per moltissimi meriti personali legati ad iniziative benefiche. Bill Gates, una delle persone che meglio conosceva Paul Allen, ha voluto ricordare l’amico scomparso attraverso una lettera in cui riporta alcune riflessioni sull’uomo che ha saputo cambiargli la vita.
Gates scrive che quando pensa a Paul, ricorda un uomo appassionato che teneva molto sia alla sua famiglia che ai suoi amici. Gates scrive anche che si ricorda di un geniale tecnologo e filantropo che voleva realizzare grandi progetti che alla fine portò davvero a termine. Bill Gates ha raccontato di aver incontrato Allen quando era in prima media e di aver stretto con lui subito un legame d’amicizia. I due, infatti, condividevano l’amore per i computer e passavano il tempo libero mettendo le mani su tutti i computer che passavano loro per le mani. Una passione che poi ha portato i due amici a fondare Microsoft.
Come evidenzia Gates, Paul aveva previsto che i computer avrebbero cambiato il mondo. Già al liceo, infatti, prima ancora che fosse coniato il concetto di personal computer, Allen aveva previsto che i chip dei computer sarebbero diventati estremamente potenti e che avrebbero potuto dare vita ad un settore completamente nuovo.
Gates descrive Paul Allen anche come una persona con cui condividere passioni di ogni genere che si trattasse di musica o di basket. Per Gates, Allen possedeva anche la grande abilità di riuscire a spiegare concetti difficili in maniera molto semplice.
Gates conclude la sua lettera aperta affermando che il suo amico avrebbe meritato una vita più lunga e che gli mancherà moltissimo. Paul Allen, si ricorda, è morto per complicazioni legate al linfoma non-Hodgkin.