Aveva troppe richieste di amicizia e ha preferito chiudere il suo account su Facebook. Non è accaduto a una rockstar o a una celebrità di Hollywood, ma all’uomo simbolo di Microsoft e dell’informatica Bill Gates. L’ex responsabile del colosso di Redmond ha confidato di aver rinunciato alla sua presenza sul famoso social network a causa dell’ingestibile mole di richieste di parte degli utenti.
«Circa 10mila persone volevano diventare mie amiche» ha dichiarato Gates, un numero difficile da gestire e da scremare per accettare le sole richieste dei suoi veri amici: «Era troppo complicato e ho deciso di rinunciare». Il protagonista di buona parte della storia recente dell’informatica ha confidato il suo travagliato rapporto con Facebook durante un incontro a Nuova Delhi (India) nel quale ha ricevuto una speciale onorificenza per le sue iniziative benefiche in alcune delle aree più disagiate del pianeta.
Le dichiarazioni sul social network e sulla decisione di chiudere l’account hanno confermato ancora una volta la schiettezza del personaggio. Gates non ha fatto mistero della sua sfortunata esperienza su Facebook nonostante Microsoft abbia negli ultimi tempi investito molte risorse nel famoso portale. L’ex responsabile della società di Redmond ha infatti confermato di non essere interessato a una vita immersa nella tecnologia 24 ore su 24, obiettivo cui sostanzialmente mirano i principali social network per mantenere alto il numero di visite giornaliere e di conseguenza gli introiti derivanti dall’advertising.
La decisione di Bill Gates di chiudere il proprio profilo su Facebook non cambia naturalmente l’impegno di Microsoft all’interno del social network. Il portale continua a raccogliere un crescente successo, e la società di Redmond sembra essere interessata a seguirne molto da vicino l’evoluzione. Secondo numerosi analisti, Facebook non ha ancora espresso pienamente le proprie potenzialità e potrebbe dunque rivelarsi un investimento ancor più utile in futuro per Microsoft. Intanto, dal quartier generale del social network potrebbe giungere qualche valido consiglio per far conoscere meglio a Bill Gates i filtri per la privacy offerti da Facebook.