Bill Gates e Steve Jobs, un rapporto che può essere declinato anche a suon di musica. E non solo perché presto le battaglie della Silicon Valley verranno narrate in un musical di Broadway, così come da notizia di qualche settimana fa, ma per stessa ammissione del fondatore di Microsoft. Intervistato in occasione dello show “Desert Island Discs”, un programma della BBC, Gates ha voluto trovare una canzone che ben rappresentasse la sua relazione con il compianto iCEO. La scelta è ricaduta su “Two of Us“, un brano dei Beatles.
Il rapporto tra Steve Jobs e Bill Gates non è stato fra i più semplici, soprattutto all’inizio della loro carriera. Contrapposti negli anni ’80, soprattutto durante i momenti d’oro del Macintosh, l’opposizione è quasi divenuta guerra spietata con la progressiva affermazione di Windows sul mercato. L’idiosincrasia, tuttavia, verrà risolta un decennio più tardi, quando Jobs si avvallerà proprio dell’aiuto e del software di Gates per risollevare una Apple in crisi.
Intervistato per il programma di BBC, Gates ha spiegato come il rapporto con l’iCEO sia diventato sempre più intimo negli anni, in particolare in concomitanza con la sua malattia. Ed è per questo che la canzone dei Beatles, una band che Jobs amava profondamente, sembra riassumere perfettamente un’opposizione tramutatasi in stima e amicizia: “Io e te abbiamo dei ricordi, più lunghi della strada che si perde di fronte”. Gates ha sottolineato come, negli ultimi tempi, le discussioni con l’amico-rivale abbiano subito una trasformazione, passando dalla tecnologia all’argomento vita e figli. Un’intimità sopraggiunta con il tempo, che dimostra come il fondatore di Apple non fosse solo un genio di mercato, ma anche una persona estremamente profonda. Gates, inoltre, si è dichiarato profondamente addolorato per non aver avuto più tempo per alimentare questa unione, per via del cancro terminale che ha strappato Jobs alla vita nel 2011.
Non è però tutto, poiché l’informatico più famoso del mondo ha voluto condividere una playlist dei suoi brani preferiti, quelli che porterebbe con sé qualora dovesse trasferirsi su un’isola deserta. Fra i tanti, “Under Pressure” di David Bowie con i Queen, “Blue Skies” di Willie Nelson, “Sing” di Ed Sheehan, “Are You Ecperienced?” di Jimi Hendrix, “One” degli U2, “How Can Love Survive” dalla colonna sonora di “Tutti Insieme Appassionatamente” e “My Shot” da “Hamilton”.