Come già accaduto nel recente passato per Michael Jackson (nel filmato allegato di seguito) e Tupac Shakur, anche Billie Holiday tornerà ad esibirsi in concerto, a quasi sessant’anni dalla morte, grazie ad un ologramma. La tecnologia riporterà nella dimensione live una delle voci più importanti del XX secolo, sul palco dell’Apollo Theater di New York. La location è la prima degli Stati Uniti ad aver stabilito un intero calendario con eventi di questo tipo.
Dal punto di vista tecnico, un ologramma è costituito da un pattern d’onde interferenti che si ottengono mediante l’impiego di un laser, il cui effetto è la creazione di un’immagine tridimensionale che viene percepita ad occhio nudo, senza l’ausilio di occhialini o altri device da indossare. Un sistema utilizzato non solo nell’ambito dell’intrattenimento, ma anche in quello educativo e informativo. Tra i padiglioni milanesi di Expo 2015, ad esempio, vengono sfruttati da alcuni paesi (come l’Ecuador) per il loro notevole impatto visivo, al fine di mostrare ai visitatori i prodotti tipici del territorio all’interno di speciali postazioni.
All’anagrafe Eleanora Fagan (o Elinore Harris), Billie Holiday è uno dei nomi più celebri di sempre nel panorama jazz e blues. Nata il 7 aprile 1915 a Baltimora, iniziò la sua carriera da musicista (seguendo le orme del padre) e cantante nel 1933, dopo essere stata notata dal produttore John Hammond durante un’esibizione al Log Cabin. Negli anni ’40, in seguito alla morte della madre e ad un matrimonio fallito in fretta, iniziò ad assumere stupefacenti che ne compromisero la voce. Ciò nonostante, proseguì la sua carriera diventando un punto di riferimento e collaborando con nomi del calibro di Louis Armstrong. Morì a soli 44 anni, il 17 luglio 1959, a causa di complicazioni insorte a causa di una cirrosi epatica.