L’ingresso da parte di Facebook nel listino della borsa di New York sta scatenando le ipotesi più disparate. L’ultima in ordine di tempo riguarda Microsoft ed in particolare il motore di ricerca Bing: quest’ultimo, secondo fonti anonime, potrebbe divenire merce di scambio tra il gruppo di Redmond ed il social network di Menlo Park, il quale otterrebbe l’intero asset del motore in cambio di una percentuale delle proprie azioni. Il tutto, chiaramente, non trova conferme ufficiali, ma nemmeno smentite da parte degli esperti del settore.
L’idea prende spunto da un nuovo libro pubblicato sul Kindle Store da un autore anonimo, il quale sostiene di possedere un’azienda attiva nel settore dell’advertising online. In tale libro, disponibile al prezzo di 4.99 dollari, viene suggerita l’ipotesi secondo cui Microsoft starebbe seriamente valutando una nuova strategia per Bing, proponendo una sorta di baratto con Facebook: in questo modo il gruppo guidato da Steve Ballmer riuscirebbe ad ottenere da un lato una quota azionaria di una delle principali società del Web odierno, dall’altro rimuoverebbe dalle proprie spalle il peso dei 2.5 miliardi di dollari di perdite che ogni anno il motore di ricerca porta all’azienda.
Facebook, d’altro canto, in cambio di una percentuale di azioni metterebbe le mani su quello che è ad oggi il principale antagonista di Google, spostando la lotta con il gigante di Mountain View su di un nuovo piano. Il social network fondato da Mark Zuckerberg, del resto, con i suoi 800 milioni di utenti rappresenta al momento l’unico potenziale rivale di “Big G”, da sempre sinonimo di ricerca online ma privo di una componente social solida. Facebook, insomma, potrebbe sfruttare il proprio bacino d’utenza per lanciare un nuovo motore di ricerca in grado di sfidare da vicino quello che è indiscutibilmente il numero uno del settore.
L’idea, per quanto suggestiva, risiede naturalmente nel campo del fantamercato, ma nonostante ciò diversi analisti non ritengono sia il caso di scartarla a priori. L’altro lato della medaglia nasconde tuttavia un ruolo fin troppo importante ricoperto da Bing nell’economia dei servizi Microsoft, da Windows Phone alla console Xbox, passando per svariati altri prodotti integrati con il motore di ricerca di Redmond, il cui passaggio nelle mani di Facebook implicherebbe un’inevitabile perdita di controllo da parte della società guidata da Steve Ballmer. Una quota cospicua nella proprietà del social network potrebbe riequilibrare però le condizioni e dimostrare ancora una volta quantomeno la fattibilità di una fantaoperazione di questo tipo.