Bing, farmacie illegali tra gli annunci pubblicitari

Il 90% delle pubblicità di prodotti farmaceutici presenti su Bing sarebbe ricollegato ad aziende che operano in modo illegale. Il problema non attanaglia solo Bing, ma ora Microsoft è avvisata: le associazioni dei farmacisti sono sul piede di guerra
Bing, farmacie illegali tra gli annunci pubblicitari
Il 90% delle pubblicità di prodotti farmaceutici presenti su Bing sarebbe ricollegato ad aziende che operano in modo illegale. Il problema non attanaglia solo Bing, ma ora Microsoft è avvisata: le associazioni dei farmacisti sono sul piede di guerra

Se Bing vuol far crescere la propria fetta di mercato nel search advertising avrà alcuni gravosi problemi da affrontare oltre alla necessità di contrastare Google. Una nuova ricerca, ad esempio, ha dimostrato come gran parte degli annunci presenti su Bing in relazione a prodotti farmaceutici faccia riferimento a siti ed aziende che mettono a disposizione i prodotti senza ricetta, in modo illegale e spesso creando vere e proprie truffe basate su brand noti ed affidbili.

L’analisi (pdf) è stata formulata dai ricercatori Knujon e LegitScript ed il risultato è clamoroso: l’89.7% degli annunci in campo farmaceutico fanno capo ad aziende che operano in violazione delle leggi federali. Per Bing è una questione di evidente imbarazzo, poiché implica una grave esposizione dell’utenza a truffe o comunque ad operazioni in grado di mettere in pericolo lo stato di salute. I nomi nel mirino sono quelli dei vari Cialis, Tramadol, Valtrex ed altri prodotti. In alcuni casi, addirittura, la pubblicità è legata ad aziende che operano regolarmente ma il redirect indirizza verso siti russi o dell’Europa dell’est ove operano invece aziende al di fuori della legalità.

Microsoft è stata avvisata del problema una prima volta nel Gennaio del 2008 a firma della National Association of Boards of Pharmacy. Nel Febbraio del 2009 è stato inviato un nuovo avviso tramite la American Pharmacists Association. Ora, spiega il report, la speranza è quella per cui un dibattito pubblico possa incoraggiare a prese di posizione più radicali nei confronti degli illeciti: mettendo il motore con le spalle al muro sarà più facile dimostrare in futuro eventuali co-responsabilità nell’illecito (il motore, infatti, passa all’incasso ad ogni singolo click sull’inserzione).

Annunci illegali su Bing

Annunci illegali su Bing

Ma il caso di Bing non sembra essere assolutamente isolato. Il problema ha già colpito pesantemente Baidu in Cina e la ricerca intende dimostrare nel prossimo futuro quanto anche i motori concorrenti a Bing siano in una situazione del tutto similare. Il monito è stato lanciato, le compagnie interessate sono state avvisate.

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