All’inizio del mese, Microsoft ha annunciato l’integrazione di Bing all’interno di Facebook per dare agli utenti la possibilità di tradurre i contenuti delle pagine sfruttando la tecnologia utilizzata da Bing Translator. All’azienda di Mark Zuckerberg si aggiungono ora altri partner commerciali che metteranno a disposizione dei propri utenti il traduttore automatico di Microsoft.
Bing non è molto diffuso in Europa, ma negli Stati Uniti può rivaleggiare con l’analogo servizio offerto da Google, anche se negli ultimi tempi qualcuno ha anche consigliato la vendita a causa delle eccessive perdite economiche. Microsoft afferma che dal lancio delle Translator API a metà settembre, è cresciuto il numero di partner che hanno chiesto di integrare il traduttore all’interno dei loro servizi.
Dopo Facebook, di cui tra l’altro Microsoft possiede l’1,3% in azioni, alla corte di Redmond sono arrivati nomi noti come eBay e Trip Advisor, e nomi meno noti, ma altrettanto importanti come Harper Collins, Elsevier e Webster. È sufficiente inserire l’apposito widget all’interno delle pagine web per usufruire di varie funzionalità, tra cui la traduzione istantanea, la rilevazione del linguaggio, il text-to-speech e la traduzione collaborativa. Per l’azienda di Redmond questa è anche l’occasione per dimostrare la qualità di Azure, la piattaforma di cloud computing su cui si basa il servizio.