Due siti di scambio e cambio della moneta virtuale Bitcoin sono stati attaccati, e il risultato è stato un calo vistoso di valore della moneta. Uno scenario nuovo nell’ampia letteratura dei DDos – tecnica protagonista del grande attacco della scorsa settimana – che riguarda il controvalore di una moneta utilizzata solo sul web, ma che ha conseguenze economiche reali nel momento in cui il suo valore fluttua così verticalmente.
In un tweet, MTGox (che gestisce la maggior parte dei commerci in Bitcoin) ha ammesso di aver subìto un attacco, che ha contribuito a imporre un rapido calo del prezzo. Il valore dei Bitcoin era salito a un nuovo massimo storico, un valore di circa 142 dollari, mentre appena una settimana fa la moneta virtuale valeva 90 dollari. Dopo l’attacco, è scesa a 120. Ora la società con sede a Tokyo dovrà lavorare a un nuovo sistema, più sicuro, ma ci vorranno mesi.
https://twitter.com/MtGox/status/319563995759652864
A farle compagnia, Instawallet, un sito che permette la creazione di un proprio portafogli subito spendibile in Bitcoin, si è spento a tempo indeterminato dopo che alcuni cracker sono entrati nel suo database. Sul sito ufficiale, Instawallet ha comunicato ai clienti che si preoccuperà della restituzione dei loro bitcoin secondo il valore assunto in precedenza. Verrà attivato un altro sito che permetterà la richiesta, caso per caso, di recupero del credito per i rimborsi fino a 6400 dollari (per cifre superiori ci vorrà più tempo).
La cyber criminalità internazionale sta sperimentando coi Bitcoin una forma di speculazione finanziaria classicamente ciclica, ma con l’aggiunta della manomissione. Si attaccano le piattaforme di scambio manipolando il valore dei Bitcoin in modo da poter vendere quando i valori sono alti, attaccando per ottenere un crash dei prezzi per acquistarle a prezzi più economici e poi lanciando di nuovo il DDos quando il valore è in salita.
Ovviamente, la reazione è stata la peggiore possibile: il panico. Ma non è il caso, anche se gli esperti raccomandano di non investire in monete virtuali più di quanto si è disposti a perdere, perché le piattaforme di trading sono oggettivamente ancora in piena fase di revisione. Il successo, eccezionale, di Bitcoin è stato più veloce della costruzione delle misure di sicurezza.