Soltanto due anni fa, valeva due dollari. Ieri ha toccato per la prima volta quota 32 dollari. Il massimo storico di Bitcoin, la moneta virtuale, anonima, inventata nel 2009 e molto apprezzata in Rete soprattutto per la sua caratteristica di essere distribuita su diversi nodi di server. Il valore della Bitcoin è costantemente aumentato nel corso degli ultimi mesi e la moneta è entrata in nuovi mercati.
Importanti siti e piattaforme come Reddit, WordPress e il Mega di Kim Doctcom hanno tutti adottato pagamenti in Bitcoin. La base del suo successo è decisamente interessante, quasi lapalissiana in tempi di crisi: non è soggetta a violazioni.
In altri termini: se il dollaro è stato protagonista di un’economia che ad un certo punto si è basata sul debito e sui titoli tossici di derivati che dovevano servire a scommettere senza prudenza sul debito stesso (per coprirlo), la moneta virtuale non è mai stata attaccata nella sua sicurezza – tranne che in singolo caso di hackeraggio, subito risolto – e le transazioni che permette sono operate secondo un’economia, paradossalmente, più concreta. I soldi corrispettivi da tradurre in Bitcoin ci devono essere.
Così scrive il Bitcoin magazine, che ha dato la notizia della massima valutazione storica:
Quando la bolla Bitcoin iniziale dell’estate 2011 scoppiò un certo numero di fonti di informazione diffusero rapidamente il messaggio che Bitcoin era stato un folle sogno anarchico, una moda non riuscita, e che era tempo di passare a più “legittimi” prodotti sostenuti dall’establishement bancario. (…) Dopo aver toccato il minimo a 1,994 dollari nel mese di novembre, però, Bitcoin semplicemente si è rifiutato di morire. Il prezzo è ripreso ad un massimo di 7,22 dollari nel gennaio 2012 prima di stabilirsi a 4,90, e la notizia lentamente cominciò a girare ancora una volta. L’annuncio di WordPress agli inizi di novembre ha rotto la tendenza al ribasso, e le partnership con Reddit e Mega hanno cementato il nuovo paradigma.
La questione di cui alla Bitcoin sono molto consapevoli è che stavolta non dovrà trattarsi di una bolla speculativa, ma di una crescita razionale sospinta da risultati misurabili, come l’ingresso di partner finanziari della silicon valley o le transazioni di fondi di investimento tech.