BitTorrent è diventato grande. L’annuncio è avvenuto quando ancora la homepage non si era aggiornata alla nuova versione, ma le promesse erano ampie e solo con l’apertura del nuovo sito si è capito dove il servizio intendeva arrivare. Da oggi BitTorrent cambia ed aggiunge alla vecchia semplice piattaforma di download peer-to-peer le funzionalità proprie di un nuovo canale di distribuzione. E non solo: dietro il nome BitTorrent Entertainment Network c’è molto di più.
L’interfaccia offre quattro opportunità: “Now playing” è la sezione in cui si riassume il meglio dell’offerta del network; “Movies & Tv” apre al menu dell’offerta cinematografica e televisiva; “Music” predispone l’elenco dei download musicali disponibili; “Games” è la parte dedicata all’intrattenimento ludico. Per accedere ai servizi del nuovo BitTorrent occorre iscriversi e scaricare il client (versione 5.0.6, 5.56Mb). Dopodichè c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Le novità
La grande novità del nuovo BitTorrent è nella commercializzazione dei contenuti. Quello che prima era un servizio conosciuto per le sue grandi capacità e sfruttato soprattutto per il download di contenuti e prodotti illeciti, ora è un canale ottimale per la distribuzione di materiale protetto, a pagamento e tutelato. BitTorrent è il classico rischio che diviene opportunità e ad accorgersene sono in molti fin da subito: 20 Century Fox, Comedy Central ed MTV (gruppo Viacom), Lionsgate, Paramount, Spike, Warner Bros i big fin da subito saliti sul carrozzone e già in bella mostra sulla nuova homepage del sito.
I contenuti disponibili
La tipologia di contenuto su cui si concentrano le maggiori risorse del nuovo BitTorrent è il video, suddiviso in film di origine cinematografica, in telefilm di natura televisiva ed in filmati di estrazione musicale. I prodotti hanno prezzi differenziati e specifici limiti nell’uso. Per quanto concernente i film il prezzo è di 3.99 dollari ed il pulsante di download esplicita chiaramente come trattasi al momento di un “affitto” e non di un “acquisto” (sebbene quest’ultima modalità sia già prevista dalla policy del servizio). Per i telefilm le modalità sono le stesse, con il prezzo che scende a 1.99 dollari per singola puntata. Film di origine cinematografica ma di più vetusta datazione hanno prezzo di godimento ridotto a 2.99 dollari.
I film disponibili sono divisi in categorie e scorrendo rapidamente il menu è possibile scorgere titoli quali Al Capone (2.99$), Alien 3 (2.99$), Batman (2.99$), Superman Returns (3.99$), Saw III (3.99$) o The Matrix (2.99$). Un film quale Superman III (attualmente promosso in grande evidenza sulla homepage del sito) implica un download da 1.4Gb e mette a disposizione uno specifico trailer in streaming.
Per quanto riguarda l’offerta di matrice televisiva l’offerta è già ampia: South Park, Prison Break, 24, Beavis And Butt-Head e molto altro. La sezione musicale funziona sulle stesse direttive della precedente, ma si differenzia per un contenuto completamente incentrato sull’offerta di video musicali. Per quanto concernente i videogiochi v’è al momento ampia disponibilità di titoli gratuiti di varia estrazione, tra i quali si segnalano vecchi giochi e vari trial di videogame di attuale distribuzione. Al momento, purtroppo, quasi l’intera disponibilità BitTorrent è riservata all’utenza statunitense (o comunque indirizzata ad un utilizzo anglofono) ma potrebbe non essere lunga l’attesa prima di un’apertura internazionale del botteghino. Nel contempo i contenuti non saranno solo firmati dai grandi gruppi: chiunque potrà mettere in campo le proprie opere, creare il proprio file torrent ed avere così un nuovo importante palcoscenico per farsi conoscere. Per il futuro di BitTorrent, insomma, vi sarà da valutare anche il fattore “user-generated content”, elemento su cui basa il proprio successo un ipotetico rivale quale YouTube.
Limiti e requisiti
Un elemento fondamentale va considerato nel momento in cui si intende valutare la possibilità di far uso del nuovo client: i prodotti in vendita sono distribuiti sotto Digital Right Management Microsoft. I file, insomma, vanno riprodotti tramite Windows Media Player (a partire dalla versione 10 e superiori) e per questo motivo si indica Windows XP SP2 come SO necessario e Internet Explorer 6.0 come requisito minimo. Inevitabilmente il consiglio indicato è quello di una connessione disponibile a banda larga con una capacità di download di almeno 300Kbps.
La presenza del DRM è relativa ai limiti imposti all’uso dei file: ogni prodotto acquistato va fruito entro 30 giorni dal download e la riproduzione deve terminare entro 24 ore dall’inizio della stessa. Tali limitazioni vanno ad inibire le possibilità di un uso esteso dei file mettendo al laccio eventuali copie illecite. Non solo: la guida ai requisiti pubblicata sul sito indica esplicitamente l’impossibilità di trasferire i file su dispositivi mobile quali iPod, Zune (si, anche Zune) o PSP.
Dal pc alla Xbox
Una apposita guida illustra le varie possibilità per portare il segnale video dal pc (ove avviene il download tramite client BitTorrent) allo schermo televisivo (ove è migliore la fruizione del prodotto). Tra le varie opzioni sono indicate le uscite VGA, S-Video, Composite Video, ma anche tramite interconnessione con la Xbox. Proprio la console Microsoft, infatti, verrà presentata nei prossimi giorni come un elemento nuovo per portare l’IPTV sullo schermo televisivo. Un pc in grado di avviare il media center, il controller come telecomando, BitTorrent come canale di download, acquisto video, IPTV, DRM Microsoft: ogni tassello è al suo posto, nasce un nuovo elemento nella filiera di distribuzione dei contenuti video. A questo punto mancano solo i pop-corn.
Un altro passo verso la convergenza
I contenuti piovono in massa: il computer doveva uccidere la tv? Come ampiamente previsto, succederà qualcosa di diverso: i due medium si fonderanno alla ricerca di un nuovo equilibrio. Microsoft potrebbe aver trovato con BitTorrent un elemento fondamentale per avvicinare quanto più il medium nascente al proprio ecosistema, ottenendo così una nuova fondamentale fonte di introito e determinando sul proprio brand una nuova bolla in grado di attrarre quell’utenza consumer già propria da ormai un ventennio.
La concorrenza non è certo ferma. Sul versante opposto c’è Apple, Sony non rimarrà a guardare, Google ha YouTube tra le mani, Joost fa capolino e nomi quali Amazon o WalMart hanno già affilato le unghie. Microsoft è il gruppo che ha maggiori risorse a disposizione (tra le quali anche il marketplace creato in ambito Xbox Live) e BitTorrent potrebbe essere il valore aggiunto al sistema Microsoft-centrico. Nei prossimi giorni il nuovo modello di IPTV made in Redmond sarà presentato al pubblico ed a quel punto se ne potrà sapere di più.
Per BitTorrent il modello di business dovrebbe essere affidato tanto ad un diritto di sfruttamento del proprio network da 135 milioni di utenti, quanto ad un flusso monetario proveniente dalle promozioni disponibili sulle pagine di ricerca del sito. Vinton Cerf lo disse in tempi non sospetti: lo strumento sposa perfettamente le necessità di Hollywood, quel matrimonio s’ha da fare. Cerf non potrà celebrarlo in quanto ormai è insedato presso la parrocchia Google, ma la stretta di mano tra Bill Gates e Bram Cohen è destinata comunque a lasciare il segno anche senza benedizioni altrui.