Per far sì che BlackBerry 10 riesca ad imporsi, o perlomeno riuscire a penetrare in un mercato attualmente dominato da iOS e Android e che secondo le ultime stime si prepara a decretare Windows Phone come terzo incomodo, bisogna renderlo disponibile anche ai produttori di terze parti. Lo ha dichiarato Thorsten Heins, amministratore delegato di Research in Motion, nel corso di un’intervista concessa in esclusiva ai microfoni del portale The Telegraph indicando Sony o Samsung come possibili produttori di smartphone BlackBerry 10.
«Si potrebbe pensare a noi come un sistema di riferimento, e quindi sostanzialmente concedere la licenza ad altri che costruiranno l’hardware attorno uno specifico design stabilito. Dobbiamo essere capaci a differenziare e disporre di una piattaforma focalizzata. Per offrire BB10 potremmo aver bisogno di darlo a licenza a qualcuno che possa farlo in una proporzione di costo migliore della nostra. O lo facciamo noi o lo facciamo con un partner. Ma non abbandoneremo la base di abbonati», ha spiegato tracciando dunque un percorso che lo si potrebbe definire molto simile in parte al mondo Android, in parte all’ecosistema Windows Phone.
In un’epoca in cui la concorrenza è particolarmente forte, andare da soli potrebbe essere un rischio incalcolabile. Lo ha imparato a sue spese Nokia, che solo adesso ha deciso di affidarsi ad un partner di fiducia e ad un sistema operativo esterno per il rilancio del marchio. RIM potrebbe invece compiere il percorso inverso, ma con stesso fine: fornire il software ai produttori che grazie al loro nome, soprattutto se si pensa a due esponenti come Samsung e Sony, potrebbero aiutare l’azienda a favorire l’ingresso del BlackBerry del futuro nel mercato. Heins ripone molta fiducia in BB10, e non potrebbe essere altrimenti: per RIM è davvero l’ultima spiaggia.