L’ultimo black-out potrebbe essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso: l’utenza BlackBerry, in parte insoddisfatta delle ultime mancate evoluzioni della piattaforma rispetto alla concorrenza, potrebbe presto iniziare un progressivo abbandono dei prodotti RIM per accasarsi in parte sotto iOS ed in parte sotto Android.
Secondo quanto rilevato dalla Enterprise Management Associates, la base di utenti soddisfatta della propria esperienza BlackBerry sarebbe limitata al 14% del totale, il che ben si distacca dal 44% di utenti soddisfatti ad esempio di usare un iPhone. Secondo i dati EMA, insomma, Research In Motion sta andando incontro ad un pericoloso esodo di utenti, la cui dimensione potrebbe essere ben più ampia di quanto non si prevedesse nei mesi passati. Un utente perduto, però, è un utente difficile da riconquistare: gli errori passati saranno probabilmente pagati a caro prezzo ed ogni ipotesi di rilancio non può che orientarsi ad un impegno di lungo periodo se si intende cullare seriamente l’auspicio di un ritorno agli antichi fasti.
Che la piattaforma dovesse in qualche modo rilanciarsi era ormai cosa chiara, ma a questo punto la situazione ha iniziato a farsi urgente: il black-out ha risvegliato i sillogismi che portano un atteggiamento maggiormente critico nei confronti dei BlackBerry ed ha solleticato così la tentazione di ascoltare gli inviti provenienti da Google ed Apple. E non solo il black-out è durato a lungo arrecando seri disagi, ma il tutto è stato inoltre gestito male a livello comunicativo ed è sfociato in applicazioni in offerte che poco hanno potuto per ottenere il perdono della base.
Il gruppo ha promesso ora di investire in BBX, il nuovo sistema operativo (pensato come la fusione di BlackBerry OS e QNX) con cui si spera di poter rilanciare la piattaforma. Ma come per un pericoloso segno del destino, il nuovo progetto è stato immediatamente avversato da una denuncia relativa alla violazione del trademark “BBX”, creando così un immediato ostacolo sulla nuova strada intrapresa.