Non-solo-tablet. L’annuncio del BlackBerry PlayBook è accompagnato da una schiera di comunicati che indicano per il mondo BlackBerry un carico di innovazioni di grande portata e non sicuramente limitata alla sola introduzione del tablet. Anzi, per sgombrare il campo da ogni dubbio, il tablet sembra essere più la conseguenza di un grande cambiamento che non la causa: sembra l’espressione di una scelta strategica per ripensare il posizionamento del gruppo, la propria forza sul mercato e le proprie opportunità concorrenziali. Ogni valutazione di merito verrà in seguito, per ora è necessario concentrarsi su quel che è il nuovo ecosistema BlackBerry che va formandosi.
Una prima importante novità è nel BlackBerry Enterprise Application Middleware, ossia una nuova piattaforma di sviluppo con cui RIM intende consentire e facilitare lo sviluppo di “super app” per i propri device. Il tutto è ancora una volta pensato in ottica business: RIM può far leva sul fatto che i propri device sono utili anzitutto all’azienda ed al professionista e per questo motivo ci si può spingere oltre rispetto ai limiti consumer. Le API sviluppate consentiranno infatti data push, alert, file transfer efficienti, nonché geolocalizzazione remota e molto altro. IBM, Oracle, SAP ed altri gruppi sarebbero già saliti a bordo e fin dall’inizio hanno garantito a RIM il supporto necessario per portare avanti questo nuovo tipo di visione.
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In occasione della DEVCON 2010, inoltre, RIM ha annunciato altresì BlackBerry WebWorks, una piattaforma di sviluppo web-based che consentirà una semplice progettazione di applicazioni per BlackBerry partendo dalle basi HTML5, CSS e JavaScript. Così facendo anche il mondo BlackBerry apre le porte alle applicazioni come nuova frontiera per arricchire di contenuti e servizi il proprio rapporto con utenti e sviluppatori, ed a questi ultimi il gruppo ricorda due elementi peculiari su cui si intende far leva per segnare la differenza: un «vero multitasking» e le opportunità della tecnologia Push. RIM fa ora appello al mondo open source, al quale viene aperta la via del BlackBerry con tanto di invito e tappetino rosso: la piattaforma è pronta ed intende giovarsi della filosofia open per arricchire la propria presenza sul mercato. BlackBerry mette a disposizione i propri device ed un sistema che consente una profonda integrazione con i dati contenuti nel device; agli sviluppatori si chiedono codice e idee, servizi e contenuti, richiami da portare sul mercato per impreziosire la galassia BlackBerry agli occhi di professionisti ed aziende.
Seguono due annunci per certi versi inerenti l’un l’altro. Il primo è relativo al BlackBerry Analytics Service, un nuovo servizio con il quale RIM intende offrire agli sviluppatori uno strumento con cui approfondire la conoscenza dei propri utenti, per capire come usano le applicazioni e migliorare così nel tempo il servizio offerto. Sviluppato in collaborazione con Webtrends, BlackBerry Analytics Service consente misurazioni e comprensione analitica dell’uso che vien fatto delle varie app (dimensione dello schermo, frequenza d’uso, modalità d’uso, funzionalità scelte, eccetera). Il secondo annuncio è invece relativo al BlackBerry Advertising Service. Le applicazioni, una volta distribuite ed ottimizzate, vanno infatti anche monetizzate. Nel pieno interesse di piattaforma e developer, insomma, BlackBerry predispone per la propria piattaforma quel che iAd è per iOS: un modo per includere la pubblicità all’interno delle applicazioni, così che possa divenire moneta di scambio tra sviluppatore ed inserzionista. Incassato il plauso della Mobile Marketing Association del Nord America, RIM punta ora alla creazione di una community in grado di giungere ad una soglia critica importante sulla quale costruire un mercato parallelo in campo advertising. BlackBerry ha dalla sua un potenziale importante: l’utenza è costituita perlopiù da aziende e professionisti, un target prezioso e vendibile. L’idea di fondo è quella per cui, integrando radicalmente advertising ed informazioni contenute sul device, è possibile fornire agli inserzionisti spazi di grande appetibilità, forti tassi di conversione e conseguente valore di ritorno per chi sviluppa applicazioni e servizi online.
L’ultimo annuncio che anima lo spazio BlackBerry alla DEVCON 2010 è relativo alla BlackBerry Messenger Social Platform. Trattasi di un sistema per integrare BlackBerry Messenger all’interno delle app:
BBM è un servizio molto popolare con oltre 28 milioni di utenti ed aprire questa connettività sociale real-time ad applicazioni di terze parti rappresenta una incredibile opportunità
Secondo Alan Brenner, Senior Vice President BlackBerry Platform, «l’accesso ai servizi BBM dalle applicazioni rivoluzionerà il gaming, migliorerà l’esperienza multimediale ed aggiungerà una nuova dimensione alle applicazioni geolocalizzate».
Molta roba, tutta assieme. BlackBerry ha messo molta carne sul fuoco. Ora andrà cucinata per bene, curando in parallelo tanto l’approdo sul mercato dei nuovi device (a partire dal nuovo BlackBerry PlayBook), quanto il rapporto con la comunità degli sviluppatori. C’è un ecosistema da generare, c’è un ciclo virtuoso da avviare: dagli annunci della DEVCON 2010 sta per uscire il nuovo profilo del mondo BlackBerry.