Apple ha deciso di aumentare la produzione dei propri device, forse in risposta al blocco imposto su Huawei dagli Stati Uniti. È quanto riportano gli analisti di Cowen, nel riferire una strategia d’attacco voluta dal gruppo di Cupertino.
Stando ai dati raccolti da Cowen, e riferiti alla testata AppleInsider, Apple avrebbe deciso di aumentare la produzione per il quarto che termina con giugno, in risposta alle limitazioni volute dagli Stati Uniti su Huawei. Una scelta, quella dell’amministrazione a stelle e strisce, che ha avuto un effetto domino in tutto il mondo, con molte aziende costrette a ridurre le proprie interazioni con il produttore asiatico.
Secondo quanto riferito, Apple potrebbe aver impostato l’obiettivo dei 40 milioni di dispositivi consegnati, contro i 38-39 precedentemente ipotizzati. Per quanto riguarda l’universo iPhone, il 75% della fornitura sarà relativa a iPhone XR, iPhone XS e iPhone XS Max, mentre il restante sui precedenti modelli. Due sarebbero gli obiettivi principali del gruppo di Cupertino: creare degli stock sufficienti, in caso le autorità cinesi dovessero rispondere a Trump limitando il lavoro delle aziende statunitensi all’interno dei propri confini, e approfittare dell’eventuale diffidenza sul rivale da parte dei consumatori.
In questo frangente, vale la pena sottolineare come Huawei abbia di recente difeso Apple, richiedendo al governo cinese di non imporre delle restrizioni sul produttore statunitense, mentre la stessa società di Cupertino non ha visto di buon grado i blocchi e i dazi voluti dall’amministrazione Trump sui produttori asiatici. Ancora, qualche giorno fa Foxconn – uno dei partner produttivi più prolifici per Apple – ha suggerito all’azienda californiana di trasferire la produzione altrove: tra i candidati più probabili vi sono India, Vietnam e Taiwan. Al momento, la società di Apple Park non ha confermato né smentito le indiscrezioni emerse sino a oggi.