Blockbuster non ha immediatamente risposto agli stimoli provenienti dal mercato. Il gruppo, infatti, gode di una posizione di rendita importante nel contesto di un ambito, però, destinato ad un logico declino. La fruizione dei contenuti per l’intrattenimento, infatti, sempre più sta passando dal mondo del supporto materiale al mondo dell’immateriale: dai cd ai file, dal disco al download, dal lettore al set-top box. Ci è voluto tempo, forse troppo, ma alla fine Blockbuster ha deciso di compiere il grande passo.
Ancora i dettagli latitano, ma l’annuncio ufficializza quel che in molti si attendevano ormai da tempo: anche Blockbuster tenterà di portare il proprio marchio al di fuori del solo mondo dei DVD, smaterializzando il mercato basato sui propri punti vendita per entrare in qualche modo direttamente nelle case degli utenti. La via può essere duplice: un set-top box proprio o una soluzione “embedded”. Blockbuster sembra non volersi negare alcuna opportunità, per cui l’approccio potrebbe essere multiforme onde evitare di lasciare inesplorata qualsivoglia opportunità.
L’ombra di Netflix, però, incombe pesantemente. Il piccolo rivale, infatti, s’è fatto grande grazie all’idea originale di puntare dritto al nuovo mercato dapprima con Roku e poi con un accordo strategico quale quello con Microsoft per la vendita di contenuti tramite la console Xbox 360. Blockbuster intende approcciare la sfida partendo da un anti-Roku: del set-top box in preparazione non si sa nulla di ufficiale (produttore, prezzo, disponibilità: tutto segreto al momento), ma si ipotizza un lancio in tempo per il periodo natalizio onde tastare il polso al mercato nel periodo migliore dell’anno.
Il CEO Blockbuster Jim Keyes, però, ha annunciato anche un progetto a braccetto con Intel per avere il servizio di download “embed” su progetti per l’IPTV. In questo caso la risposta è diretta al servizio Netflix per Xbox (nonché alle idee TiVo, Samsung ed LG), con Movielink pronto a far sentire la propria voce anche su device estranei ai soli personal computer.
Il futuro appare tracciato, insomma, ma in questo percorso Blockbuster vi sta arrivando con un certo ritardo. L’interrogativo primario è relativo allo spazio che l’azienda potrà trovare: Netflix potrebbe essersi fatto nel frattempo troppo ingombrante. La mossa annunciata, però, è una mossa obbligata: l’ultima trimestrale ha visto entrate e profitti netti in depauperamento, il che spinge il gruppo a scelte che la concorrenza predica da tempo. Il momento, dunque, si fa cruciale: i dettagli sul set-top box sono la struttura portante di una scommessa fondamentale per il futuro di un brand che è diventato in passato sinonimo di un settore intero.