Con la lentezza che caratterizza i grandi colossi, Blockbuster si adegua ai competitor: manderà i suoi film in streaming e, con un complicato giro di compagnie, mette il proprio marchio sull’archivio di CinemaNow dopo che in passato già aveva acquistato Movielink.
CinemaNow e Movielink sono state le prime due compagnie che pionieristicamente anni fa cominciarono a vendere cinema in rete: lo facevano quando ancora nessuno dei grandi studi aveva deciso di scendere in campo e, come spesso capita alle imprese che muovono per prime, sono rimaste indietro rispetto alle soluzioni dei rivali (su tutti il ben più rivoluzionario Netflix).
Quando poi è arrivato Blockbuster Movielink è saltato sul treno della grande società intravedendo le possibilità di una modernizzazione e di un successo che ancora non sono arrivati. Il sistema di noleggio online della grande catena di franchising infatti è nato vecchio ed è stato subito sorpassato dal solito Netflix che per primo aveva cominciato a prevedere la possibilità di visione in diretta dei film e non solamente previo download.
Blockbuster è ora divenuto partner di Sonic Solutions, grazie al quale offrirà il noleggio di circa 10.000 film e la vendita di circa 40.000 “pellicole” attraverso pc, telefoni cellulari, media player portatili, televisioni e lettori blu ray connessi alla rete. Nella fase moderna non è il catalogo a fare la differenza (sono talmente esigui e concentrati sulle ultime uscite da essere tutti più o meno identici), ma la possibilità di arrivare al consumatore in maniere diverse. Non è dunque la profondità, ma piuttosto la pervasività, il nuovo driver dei servizi di videonoleggio.
Netflix l’ha già capito e ha firmato un accordo per inserire il proprio catalogo su Xbox Live, oltre ad essere già raggiungibile dai lettori Blu Ray connessi ad internet e dai TiVo. In Novembre invece Blockbuster annunciava assieme a 2Wire il suo primo set top box, cioè il primo device da connettere alla tv che consente la ricezione del suo catalogo.
L’idea per il sistema di tariffazione della grande catena sembra essere passata da un servizio pay per view ad uno a sottoscrizione dove a fronte del pagamento di un abbonamento fisso si può accedere a qualsiasi film del catalogo liberamente. Netflix invece fornisce l’accesso in streaming ai propri film solo a chi ha sottoscritto l’abbonamento al più generale (e ancora più di successo) servizio di scambio DVD via posta.