È forse un paradosso di forma, ma è sempre più palese come Internet, emblema del villaggio globale, stia divenendo l’arma in più del movimento no-global nei confronti di un mondo giornalistico spesso sentito come avverso.
È l’autorevole voce del Wired a sottolineare la crescente importanza della tecnologia nel dar voce a movimenti come quello che in questi giorni sta protestando a Ginevra contro il rituale riunirsi degli 8 “grandi” del mondo. La rivoluzione comunicativa passa innanzitutto per i Blog, vera nuova arma della cosiddetta cronaca “sul campo”: utilizzati e resi famosi soprattutto durante la recente guerra in Iraq dai giornalisti presenti a Baghdad, oggi i Blog sono la voce dei manifestanti “peace and justice” presenti alle manifestazioni.
Commenti sugli slogan utilizzati, dichiarazioni d’intento, cronaca delle manifestazioni: questi i contenuti delle relazioni provenienti dai giovani che si oppongono al G8. Il tutto, inoltre, corredato da fotografie digitali scattate in presa diretta tramite telefoni cellulari di nuova generazione.
Il Blog, da diario personale di pensieri liberi si trasforma in bacheca alternativa di informazioni: supera così i sospetti di evento mediatico assimilabile ad una “moda”, e si ritaglia un proprio ruolo peculiare in questa confusa fase di transizione mediatica.