Blue Origin ha fatto un nuovo importante passo in avanti verso il turismo spaziale ed il riutilizzo dei razzi vettori per viaggi orbitali a costi più ridotti. Durante lo scorso fine settimana, l’azienda spaziale di proprietà di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, ha effettuato un ennesimo rientro automatico con il razzo New Shepard. Trattasi del terzo lancio con atterraggio effettuato con successo dopo i tentativi andati in porto di novembre e gennaio.
La società ha voluto condividere pubblicamente il video del terzo lancio mostrando una sequenza che all’apparenza può sembrare “facile” quando in realtà mostra tutto il progresso che ha compiuto in questi mesi Blue Origin nel settore dei viaggi spaziali. La società, grazie a questi successi, sta credendo sempre di più nella possibilità di lanciare molto presto una nuova forma di turismo che guarda allo spazio. Rispetto agli scorsi tentativi, infatti, Blue Origin ha voluto annunciare un giorno prima il lancio, in precedenza i lanci non erano mai stati annunciati, segno evidente che l’azienda crede oggi moltissimo nella qualità della sua tecnologia.
Ma ancora più importante, aspetto che evidenzia ancora di più la “sicurezza” dell’azienda, il tentativo, portato a termine con sucesso, di accendere i razzi di atterraggio solamente a circa 1.100 metri di quota, un livello dove ogni minimo errore avrebbe significato l’insuccesso della missione. Il razzo New Shepard è stato lanciato sino a 103,8 km di altitudine.
Questo nuovo successo di Blue Origin evidenzia, ancora una volta, come le spedizioni spaziali stiano entrando in una nuova era dove finalmente si riuscirà a contenere i costi potendo arrivare a riutilizzare i razzi vettori. Oltre a diminuire i costi dei viaggi spaziali, i razzi “riciclabili” (stile SpaceX) potranno consentire il lancio del turismo spaziale aprendo un nuovo filone di business del settore del turismo.