Entro il 2020 anno saranno connessi alla Rete quasi 30 miliardi di dispositivi che faranno parte della cosiddetta Internet of Things. Molte di queste “cose” già oggi integrano un chip Bluetooth, ma per andare online devono comunque fare affidamento su altre tecnologie, in particolare sul WiFi. Il gruppo che supervisiona lo sviluppo dello standard ha annunciato le nuove specifiche 4.2, grazie alle quali non è più richiesto un intermediario per accedere ad Internet.
Sensori, lampadine smart e altri dispositivi a basso consumo che supporteranno la nuova tecnologia potranno essere collegati direttamente ad Internet (tramite router o access point, ovviamente), per cui non sarà più necessario utilizzare speciali hub. Bluetooth 4.2 è infatti basato su 6LoWPAN, acronimo di “IPv6 over Low power Wireless Personal Area Network”. Lo scopo dello standard è fornire connettività IP anche a piccoli device che non hanno potenza di calcolo sufficiente per gestire altre tecnologie, come il WiFi. I pacchetti IPv6 sono trasmessi attraverso una rete basata sullo standard IEEE 802.15.4.
Oltre alla connessione diretta ad Internet, il Bluetooth 4.2 offre altri benefici. Il primo è rappresentano dall’incremento del throughput. Con un aggiornamento del firmware, la velocità degli attuali dispositivi Bluetooth 4.0 e 4.1 verrà aumentata di 2,5 volte, senza incidere sui consumi.
Un terzo vantaggio delle nuove specifiche riguarda la privacy. I dispositivi Bluetooth Smart (Bluetooth Low Energy) utilizzeranno le moderne tecnologie crittografiche e non potranno essere tracciati. Il gestore di un negozio con iBeacon, per esempio, non potrà seguire il cliente senza permesso, ma solo se viene installata l’app specifica. I primi device compatibili saranno sul mercato nel corso del 2015.