BMG ha comunicato una rivisitazione totale delle modalità di distribuzione dei propri prodotti musicali. Il colosso musicale, in prossimità di una strategica fusione con la titanica Sony (polo molto interessato alle nuove modalità di distribuzione musicale), ha infatti pianificato un sistema di produzione CD multiforme per accontentare i vari gusti senza forzare l’utenza ad una modalità unica di acquisto.
La novità più importante comunicata da BMG è la versione “no-frill” (“senza fronzoli”): il CD viene venduto a prezzo dimezzato rispetto ai livelli odierni (9.99€), ma la distribuzione è decisamente spartana e costituita del semplice CD con il titolo. Stop. Per avere cover e testi dei brani si spenderanno 12.99€, mentre salendo oltre i 17€ sarà possibile accedere anche a formati DVD e quant’altro (versione “Luxury”).
Lo si potrebbe chiamare effetto-iTunes. Largamente previsto e fortemente auspicato, il braccio di ferro che ha coinvolto l’industria musicale, il peer-to-peer ed i nuovi Music Store sta spostando gli equilibri del settore riflettendo le proprie conseguenze sia sulle modalità di distribuzione che sul prezzo applicato ai prodotti.
Maarten Steinkamp, numero uno del gruppo Bertelsmann, ha confidato alla testata editoriale tedesca Der Spiegel il proprio ampio apprezzamento per i miracolosi risultati ottenuti dai Music Store diffusi in Rete (esiti 20 volte superiori alle attese), ma ha altresì sottolineato come gli introiti provenienti dai download altro non siano se non un semplice «bonus».