L’ennesima dimostrazione concreta della rivoluzione in atto nell’universo delle quattro ruote arriva oggi con l’annuncio del programma pilota di BMW Access. che prenderà il via negli Stati Uniti, nella città di Nashville (Tennessee). Si tratta di un servizio offerto dall’automaker tedesco che permetterà di accedere a un parco macchine del gruppo attraverso la sottoscrizione di un abbonamento.
Una sorta di tariffa flat, proprio come avviene con la connettività o le piattaforme di streaming. Dell’iniziativa si parla da diverso tempo con rumor e voci di corridoio, ma ora giunge la presentazione ufficiale. Si partirà da 2.000 dollari al mese per la sottoscrizione di base con la possibilità di scegliere in qualunque momento tra le vetture M4, 4 Series, 5 Series (inclusa l’ibrida plug-in 530e) e X5 (incluso il modello PHEV). Con una spesa mensile di 3.700 dollari si potrà invece guidare i veicoli con performance più spunte la gamma M. Il cambio è ovviamente gestito da un’applicazione mobile.
BMW Access (che per modalità e tariffe ricorda Porsche Passport) si inserisce di diritto nella sempre più lunga serie di progetti che stanno spingendo la transizione da un modello di ownership a un concetto di usership: sempre meno veicoli di proprietà, sempre più auto condivise a disposizione di tutti. Una nuova era della mobilità che già ha portato alla nascita del ride sharing, del car pooling e del car sharing solo per fare qualche esempio. Anche la guida autonoma contribuirà entro i prossimi anni ad evolvere il modo di intendere gli spostamenti.
L’automaker ci tiene comunque a precisare che si tratta di un programma pilota e che la sua estensione ad altre città o ad altri territori al momento non è cosa certo. L’obiettivo è dunque anzitutto quello di raccogliere feedback per capire se si tratta o meno di una strada percorribile ed economicamente profittevole.