Anche BMW ha deciso di realizzare un sistema di storage dell’energia elettrica nelle abitazioni, in modo analogo alle soluzioni annunciate da Daimler e Tesla. C’è tuttavia un’importante differenza: il sistema sviluppato dall’azienda di Monaco di Baveria sfrutta le batterie della BMW i3, sia nuove che di “seconda mano”, ovvero quelle che non possono essere più utilizzate nel veicolo elettrico.
La soluzione proposta da BMW, in collaborazione con BECK Automation, rappresenta un passo importante verso l’indipendenza energetica, in quanto può essere integrata con le stazioni di ricarica e i pannelli solari. Le batterie vengono caricate durante il giorno, quando solitamente l’utente non è in casa, consentendo l’utilizzo dell’energia accumulata durante le ore notturne. È possibile sfruttare il sistema anche in assenza di corrente e in zone dove la rete elettrica non è affidabile. BMW offrirà soluzioni con capacità di 22 e 33 kWh, sufficienti per alimentare elettrodomestici e altri dispositivi per 24 ore.
Dato che l’assorbimento elettrico in un’abitazione è inferiore a quello delle auto elettriche, il sistema di BMW può riutilizzare le batterie della BMW i3, garantendo un servizio per molti anni. I proprietari della BMW i3 contribuiranno inoltre alla riduzione dell’inquinamento ambientale. Il sistema di storage effettua la lettura in tempo reale dell’energia effettivamente necessaria, minimizzando gli sprechi e riducendo i costi.
Il sistema non è ancora in vendita. BMW ha avviato in California un programma pilota, al quale partecipano 100 proprietari di BMW i3. L’obiettivo è valutare l’efficienza della ricarica EV e l’incidenza sulle rete elettrica durante le ore di picco. Nulla di nuovo, peraltro, ma comunque una evoluzione di un qualcosa che sta ormai per diventare realtà: Nissan ed Enel, ad esempio, stanno già cooperando su questo fronte e novità pronte ad arrivare sul mercato sarebbero ormai prossime all’annuncio ufficiale.