Mentre il settore delle quattro ruote si appresta ad accogliere l’arrivo sul mercato delle prime vetture alimentate a idrogeno, quello relativo alle auto elettriche ancora stenta a decollare. L’ostacolo principale è rappresentato da una diffusione non ancora capillare delle stazioni per la ricarica delle batterie (oltre che dal costo elevato di queste ultime), tanto da spingere alcuni big come BMW e Volkswagen a siglare collaborazioni con l’obiettivo di trovare una soluzione al problema.
Le due aziende tedesche hanno annunciato una partnership che porterà alla creazione di 100 punti per la ricarica rapida negli Stati Uniti, più precisamente sulle coste est e ovest. Alcune delle città interessate saranno Boston, New York, Washington, Portland, San Francisco, Los Angeles e San Diego. Ogni stazione offrirà due colonnette da 50 kW o 24 kW, in grado di portare l’autonomia dei veicoli all’80% in un tempo che varia da 20 a 30 minuti a seconda del modello. A differenza dell’iniziativa messa in campo da Tesla con la rete Supercharger, in questo caso non si tratterà di una tecnologia proprietaria, bensì compatibile con la maggior parte delle e-car in circolazione, ovviamente a partire da BMW i3 e Volkswagen e-Golf.
Per quanto riguarda le location selezionate, il criterio di cui hanno tenuto conto i due produttori è semplice: bisogna garantire all’automobilista la possibilità di “fare il pieno” quando necessario, senza costringerlo ad affrontare lunghi viaggi solo per ricaricare la batteria. Una precisazione: l’accesso alle colonnette sarà a pagamento, con tariffe che non sono ancora state ufficializzate. Si tratterà però certamente di una spesa inferiore rispetto a quella necessaria per mantenere una vettura alimentata con un carburante tradizionale.