Bollette a 28 giorni, sconti come rimborsi

AGCOM ha pubblicato alcune nuove delibere che trasformano i rimborsi sui canoni non dovuti nelle bollette a 28 giorni in speciali sconti nelle fatture.
Bollette a 28 giorni, sconti come rimborsi
AGCOM ha pubblicato alcune nuove delibere che trasformano i rimborsi sui canoni non dovuti nelle bollette a 28 giorni in speciali sconti nelle fatture.

AGCOM ha pubblicato nella mattinata di oggi una serie di delibere che riguardano il discusso tema delle bollette con fatturazione ogni 28 giorni. Come noto, l’Autorità aveva deliberato che gli operatori avrebbero dovuto risarcire i clienti del periodo in cui le fatture erano proposte ogni 28 giorni senza averne l’autorità. Una delibera del TAR del Lazio, però, aveva congelato questi rimborsi, in quanto il pesante esborso a cui sarebbero stati tenuti gli operatori coinvolti avrebbe potuto incidere sul loro equilibrio finanziario.

Con una decisione molto “furba”, AGCOM ha trovato il modo di aggirare questo problema e di consentire ai consumatori di poter effettivamente ricevere quanto dovuto. Con questa serie di delibere, dunque, l’Autorità ha tramutato i rimborsi in particolari sconti in fattura. In termini molto semplici, a partire dalla prima fattura successiva al ritorno al sistema di fatturazione su base mensile, da aprile quindi, le bollette dovranno essere posticipate di un numero di giorni pari ai giorni pagati in eccesso a partire dallo scorso 23 giugno 2017. Per i clienti più vecchi, quelli abbonati da prima di luglio, significherebbe poter ricevere uno sconto massimo di 15 giorni. Dunque, per esempio, se originariamente il canone doveva essere calcolato dal primo al 30 aprile, in base alla delibera dell’AGCOM gli operatori dovranno scalare 15 giorni e calcolare la fatturazione dal 15 aprile al 15 maggio.

In questo modo i consumatori potrebbero essere risarciti di quanto pagato in eccesso e contestualmente gli operatori non dovranno mettere mano al portafogli e rimborsare i clienti. Una mossa che, quindi, avrebbe un impatto molto più leggero sulle casse delle società.

Ovviamente, come tutte le delibere anche queste potranno essere impugnate ma appare difficile, a questo punto, che il TAR possa nuovamente congelare i rimborsi.

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