Carlo Calenda, il Ministro per lo Sviluppo economico, è tornato a parlare del caso delle bollette a 28 giorni. Come noto, gli operatori dovranno tornare al vecchio sistema di fatturazione a 30 giorni ma sono già nell’aria aumenti tariffari che andrebbero a compensare le perdite economiche dovute al nuovo regime di fatturazione che, nei fatti, riporta i canoni annuali da 13 a 12. Per Carlo Calenda, però, eventuali modifiche contrattuali diverse dal solo adeguamento del sistema di fatturazione saranno illegittime.
La norma che il Governo ha approvato all’interno del Decreto Fiscale e che obbliga gli operatori a tornare alla fatturazione mensile, prevede solo questo, senza andare ad incidere sulle altre condizioni contrattuali sottoscritte tra le parti. Questo significa che eventuali altri interventi sui contratti in essere, come quelli già ipotizzati, non sarebbero ammissibili e soprattutto sarebbero ritenuti illegittimi. Questo vuol dire che alla modifica del regime di fatturazione mensile non potrà corrispondere anche un automatico aumento dei costi degli abbonamenti.
Ad ulteriore tutela dei consumatori, evidenzia ancora Carlo Calenda, un’eventuale modifica dei contratti deve essere sempre adeguatamente e preventivamente comunicata, affinché il cliente possa decidere in maniera consapevole se continuare a rimanere con il suo operatore oppure cambiare.
Parole molto “pesanti” che fanno intendere che si presterà molta attenzione a quello che faranno gli operatori quando torneranno al vecchio regime di fatturazione su base mensile. Sarà quindi molto interessante vedere come gli operatori reagiranno e cosa proporranno ai clienti quando ripristineranno il sistema di fatturazione a 30 giorni.
Al momento ci sono stati solo alcuni annunci sul ritorno a questo sistema di fatturazione, da parte di alcuni operatori, ma senza entrare nei dettagli.
Carlo Calenda ha poi evidenziato che AGCOM ha già iniziato ad approfondire le questioni relative all’implementazione della disciplina prevista ed in particolare sulle modalità di adeguamento da parte degli operatori.
Gli operatori inadempienti potranno essere pesantemente sanzionati. Ogni utente potrà essere rimborsato di 50 euro più un euro per ogni giorno successivo alla scadenza del termine assegnato dall’Autorità per adeguarsi al nuovo regime di fatturazione.