Brutte notizie per i consumatori. Il Consiglio di Stato ha rinviato a maggio la decisione sui rimborsi delle bollette a 28 giorni. Quella che può essere considerata una vera e propria telenovela si arricchisce di una nuova puntata che sicuramente non farà contenti chi attendeva che finalmente fosse presa una decisione definitiva sul tema dei rimborsi che gli operatori devono concedere ai loro clienti per non aver ottemperato all’obbligo di fatturazione su base mensile. Originariamente, la decisione, già largamente attesa, doveva essere presa entro la fine del mese di marzo.
Il rinvio della decisione è dovuto ad un problema “tecnico”. Il Consiglio di Stato aveva congelato i rimborsi confermati dal Tar del Lazio in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza del Tribunale amministrativo. Purtroppo, risulta non pervenuta la pubblicazione della sentenza relativa a TIM. Mancando questa documentazione, il Consiglio di Stato non ha potuto fare altro che rinviare la decisione alla fine del mese di maggio. Si ricorda che per quanto riguarda i rimborsi, gli operatori TIM, Wind Tre, Vodafone e Fastweb sarebbero tenuti a restituire quanto fatturato in eccedenza da giugno 2017 alla fine di marzo 2018. Complessivamente, potrebbero dover arrivare a restituire quasi un mese di canone.
Il rimborso non avverrebbe in denaro ma attraverso un prolungamento del servizio. Per gli operatori coinvolti, si tratterebbe di una perdita economica importante. Ecco perché TIM, Wind Tre, Vodafone e Fastweb hanno tentato in tutti i modi di scongiurare i rimborsi a suon di ricorsi.
Questo ennesimo rinvio in una vicenda che dura oramai da due anni non è piaciuto ad Altroconsumo che per bocca di Ivo Tarantino ha espresso tutto il suo sconcerto per questa situazione che va a danneggiare ancora una volta i consumatori.