Il Ministro delle Attività Culturali Sandro Bondi e l’ex commissario SIAE Mario Masi hanno tenuto una conferenza stampa per presentare le funzioni del nascente Comitato contro la pirateria digitale e musicale.
Il Comitato Antipirateria è stato creato per rispondere all’esigenza di riformare il diritto d’autore nell’era digitale avvalendosi della collaborazione di operatori di settore, ISP, tecnici e utenti. A questo gruppo si aggiungerà una lista di soggetti istituzionali tra cui i Ministeri dell’Interno, degli Affari Esteri, dello Sviluppo Economico, della Giustizia e il presidente di SIAE Giorgio Assumma.
Il progetto si propone di essere collaborativo nei confronti di utenti finali e sharer: verrà creato un apposito sito Internet dove, previa registrazione, si potranno liberamente esprimere opinioni e avanzare proposte riguardo la stesura del nuovo diritto d’autore. Il Comitato ha quindi deciso di operare sul canale della trasparenza, requisito fondamentale per poter ottenere il supporto da parte della comunità del filesharing.
Le prime idee, accennate in conferenza stampa, si pongono in direzione della famosa Dottrina Sarkozy ma, come sottolineato da Masi, il clima collaborativo con gli utenti potrebbe far emergere nuove proposte anche di tipo non normativo ma di autoregolamentazione.
In tal senso, non sembra quindi esserci la volontà di filtrare tout court i contenuti in rete, come avviene ad esempio in Australia. Masi ha infatti ribadito:
Non c’è alcun intento repressivo nei confronti di Internet ma la necessità di bilanciare l’interesse del mondo della tutela dei diritti e a tutela della privacy e delle libertà su Internet.
Se tali premesse verranno mantenute, si potrà contare su un nuovo diritto d’autore che, per la prima volta, non colpevolizza gli utenti ma li considera parte attiva nel processo decisionale.