Nell’epoca del Web 2.0, in cui la realtà viene filtrata e amplificata dalle schermate di un browser, può anche succedere che le promesse non mantenute di un politico vengano portate all’attenzione dell’opinione pubblica attraverso un browser game. Da un cantante.
Questo è l’obiettivo di Hurl Berl, Lancia il Berlu in italiano. Quale sia lo scopo del gioco, non è difficile immaginarlo. Il Presidente del Consiglio italiano si è rivelato non all’altezza degli impegni presi per il continente africano in occasione del G8 del 2005, così Bono e Bob Geldof, attraverso il sito dell’associazione One, ne chiedono l’esclusione dal vertice dei grandi.
Bastano pochi click per scaraventare Silvio Berlusconi, come se fosse un martello, lontano dal G8 e dagli obiettivi non raggiunti, calibrando con precisione angolazione, forza e momento del lancio. Il tutto, ovviamente, va osservato (e giocato) con una chiave di lettura goliardica.
Più concreto è invece l’invito a firmare una petizione per l’esclusione del premier dal forum dei principali paesi industrializzati al mondo, che attualmente a fianco dell’Italia ospita Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito, e Canada.
I leader del G8 si incontreranno in Canada il prossimo giugno. Quasi tutti i paesi del G8 hanno cancellato il debito e aumentato gli aiuti concreti all’Africa. Ciò ha permesso ad altri 42 milioni di bambini di andare a scuola e ha reso possibile la somministrazione di trattamenti salvavita a oltre tre milioni di soggetti affetti da AIDS.
Solo una persona non ha mosso un dito. Anzi, il premier Berlusconi sta facendo persino meno ora di quanto non facesse cinque anni fa. Berlusconi andrebbe espulso dal G8.
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