Si chiama “Boot to Gecko” (B2G), nasce nei laboratori Mozilla ed ambisce a diventare una sorta di anti-Chrome OS: basato su principi differenti, su uno sviluppo alternativo e sul dogma dell’apertura e della libertà, il progetto vede la luce su basi Android, ma con l’ambizione di distaccarsene il più possibile ed il prima possibile.
L’obiettivo è chiaro fin da subito, esplicitato in chiare lettere dagli obiettivi della fondazione ed in totale linearità con i principi già espressi in orbita Open Web App: il Web può essere la piattaforma che allontana le tentazioni proprietarie, ed è pertanto sul Web che occorre puntare per creare una vera zona franca nella quale tutti possano sviluppare le proprie soluzioni senza dover nulla a qualsivoglia “big” intenzionato ad imporre regole proprie. Il linguaggio comune sul quale occorre far crescere il progetto è l’HTML5, ma per arrivare a raggiungere l’obiettivo occorre anzitutto focalizzare l’attenzione su alcuni requisiti necessari al fine di delineare una concreta roadmap operativa:
- Nuove API per far dialogare applicazioni e device
- Sistemi di sicurezza per un dialogo che garantisca le informazioni e gli utenti
- Un prototipo di un substrato di basso livello per device compatibili con Android, utile per il boot
- Applicazioni da testare per mettere alla prova il sistema
«Non vogliamo che il tutto giri su Firefox, ma vogliamo che giri sul Web». Mozilla non cerca questa via per sé, ma per un Web senza ostacoli sul quale Firefox possa farsi veicolo preferenziale in virtù della propria vocazione open source, libera ed aperta.
La base Android è in questa fase un passo necessario per via dei driver e delle risorse base per il dialogo con l’hardware: Mozilla intende però minimizzare del tutto la presenza del codice Google, cercando di sfruttarlo strumentalmente soltanto per riuscire a mettere in piedi rapidamente una prima bozza del progetto.
Il motore Gecko, in tal senso, non intende diventare una soluzione per desktop o laptop, ma guarda piuttosto a smartphone e tablet: è su questi dispositivi che Mozilla ha buttato l’occhio ed è su questa dimensione che il sistema operativo della fondazione intende focalizzare i propri sforzi. L’ambito desktop, del resto, ha già offerto a Firefox tutte le soddisfazioni che poteva offrire ed ora, mentre Chrome sta dettando legge grazie alla continua crescita accumulata, Mozilla sposta sul mobile le proprie attenzioni per rendere più organica la propria offerta.
Chrome OS è nel mirino, dunque: Gecko OS è l’obiettivo.