Nel fine settimana Google è diventata la seconda azienda di maggior valore sul mercato, sorpassando Exxon Mobil, una delle principali compagnie petrolifere statunitensi (in Europa con il marchio Esso) e avvicinandosi così ulterioremente ad Apple, saldamente in cima a questa particolare classifica. L’avvicendamento è stato reso possibile dall’incremento del valore di ogni singola azione fino a 1.165,3 dollari.
Dopo aver fatto segnare il sorpasso su Microsoft nell’ottobre 2012, bigG punta dunque ora a raggiungere e lasciarsi alle spalle anche l’altro grande rivale di sempre: la mela morsicata. A spingere la crescita negli ultimi giorni è stato l’annuncio di un frazionamento azionario (in inglese “stock split”) che verrà effettuato all’inizio del mese di aprile. In sintesi, si tratta di un’operazione che porterà ogni singolo azionista a possedere un numero maggiore di titoli, ma dal valore nominale inferiore. Una mossa che Larry Page e Sergey Brin valutano ormai da diversi anni, ma che ha sempre trovato l’opposizione degli investitori. Di seguito la capitalizzazione aggiornata a pochi minuti fa delle tre aziende di maggior valore sul mercato statunitense.
- Apple: 463,554 miliardi di dollari (519,68 dollari per azione);
- Google: 395,384 miliardi di dollari (1.177,44 dollari per azione);
- Exxon Mobil: 392,664 miliari di dollari (90,58 dollari per azione).
A separare il gruppo di Mountain View da quello di Cupertino ci sono dunque ancora 68 miliardi di dollari. Un divario non certo di poco conto, ma nemmeno incolmabile, soprattutto se si considera che solamente negli ultimi due giorni sono stati “rosicchiati” da bigG ben 7 miliardi. Hanno contribuito al recente successo finanziario dell’azienda sia la sempre più capillare diffusione del sistema operativo Android che l’arrivo di nuovi dispositivi e tecnologie. Chromecast e Google Glass rappresentano forse gli esempi migliori per capire come alla società stia ormai piuttosto stretto l’appellativo “motore di ricerca”. Chi investe ha compreso il potenziale dei progetti in cantiere, premiando gli sforzi e gli investimenti in innovazione del team californiano.