Durante la conferenza BoxWorks 2017 dedicata agli sviluppatori, la software house californiana ha presentato Box Skills, un nuovo framework che sfrutta algoritmi di machine learning per estrarre informazioni dai contenuti multimediali, utili per velocizzare la loro ricerca tra quelli conservati sullo spazio di cloud storage.
In base ad uno studio recente, solo nel 2017 verranno creati più dati che negli ultimi 5.000 anni. Gartner prevede che la proliferazione di piattaforme, dispositivi e applicazioni porteranno ad un incremento dell’800% nei prossimi 5 anni. Una tale quantità di dati non può essere gestita con i metodi tradizionali, ma solo tramite tecnologie avanzate come il machine learning. Il framework Box Skills, che sarà disponibile in versione beta all’inizio del 2018, permette di integrare questa “intelligenza" in Box. Le prime tre skills riguardano immagini, audio e video.
Image Intelligence effettua l’analisi delle immagini durante l’upload per identificare gli oggetti e riconoscere il testo. Le informazioni ottenute diventano etichette (tag) che verranno mostrate nell’anteprima e indicizzate per la ricerca. Audio Intelligence effettua invece la trascrizione dell’audio, creando etichette che semplificano la ricerca del file. Video Intelligence, infine, trascrive i dialoghi presenti nei video e riconosce i volti delle persone.
La tecnologia sarà accessibile anche ad aziende e sviluppatori di terze parti attraverso il Box Skills Kit, una serie di API, tool ed esempi che consentiranno di creare skill personalizzate per Box.