In passato era cosa diffusa, si è persa in divenire ed oggi potrebbe però ancora scavarsi una nicchia di lucro: la personalizzazione dei browser di navigazione può ancora essere un’attività proficua. La dimostrazione viene dalla Brand Thunder, azienda fondata nell’aprile del 2007 da Patrick Murphy e specificatamente orientata a questo tipo di attività, la quale annovera clienti sempre più interessanti e raccoglie anche significative somme da “angel investor” terzi.
L’azienda promette di poter “brandizzare” i software per la navigazione sul Web, con riferimento particolare a Mozilla Firefox. Lo scopo dichiarato è quello di «offrire ai tuoi fans ed ai tuoi utenti una esperienza di brand immersiva anche mentre sono lontani dal tuo sito web». La monetizzazione passa attraverso due vie principali: da una parte v’è il prezzo concordato con l’azienda committente; dall’altra v’è l’introito pubblicitario ottenuto tramite la preselezione di Yahoo Search come motore di ricerca predefinito per i browser modificati. A tutto ciò si sommano introiti derivanti da manutenzione ed altre attività collaterali.
Tra i clienti Brand Thunder si segnalano già nomi altisonanti quali Huffington Post, Vodafone, Universal, NASCAR, NCAA e varie squadre della National Hockey League (NHL). Nel gruppo c’è anche chi scommette: secondo CNet, infatti, solo negli ultimi giorni sarebbero arrivati nelle casse Brand Thunder 350 mila dollari dalla TechColumbus, 200 mila dalla Ohio TechAngels Fund e 200 mila da altri investitori minori.
Una gallery è stata predisposta per raccogliere alcuni esempi relativi alle attività del gruppo. Cliccando sui vari «Accept & Install» si dà il via alla personalizzazione del browser secondo quello che è il tema brandizzato prescelto. Il braccio del gruppo sembra essere in Michael Kaply, Software Engineer, avente lunga esperienza su Firefox e presumibilmente in grado di mettere in pratica quelle che sono le idee promozionali provenienti dal team.