Branding Strategies nel profilo dei social media

Branding Strategies nel profilo dei social media

Negli ultimi tempi non facciamo che parlare di social network (anche per colpa del dilagante Facebook) ed ecco che cominciano ad arrivare consigli su come massimizzare la propria presenza sui social media. Persino nella costruzione del profilo.

Sul sempre valido Seomoz (a proposito date un’occhiata alle novità del sito, non solo nella grafica, anche al nuovo tool per l’analisi della link popularity Linkscape) c’è una lista di consigli interessanti per chi vuole sfruttare i social media in maniera professionale (queste regole sono superflue e non da leggere, se usate i social media solo per divertimento).

È importante prestare attenzione a tutto. Dalla scelta del nome (il nome esatto dell’azienda e non un nomignolo buffo) e del nick (nome e cognome può sembrare banale ma a volte è la scelta più corretta da fare), all’immagine associata all’avatar (il logo o la prima lettera vanno bene), alle frasi scelte per descriverci fino a (ovviamente) i siti linkati. Senza scordare quanto già detto per i corporate blog: non cannibalizziamo il nostro sito con le stesse keyword.

Ovviamente il problema maggiore è la gestione della reputazione: un atteggiamento aggressivo o troppo forte può portare effetti negativi al brand.

Interessante la discussione sulla scelta delle foto nei profili (e sul sessismo su Internet: una donna giovane e carina funziona ancora… ).

L’importante è “metterci la faccia”, come dice Rand Fishkin:

Now is not the time to be the faceless corporation.

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