Brendan Eich, creatore del linguaggio JavaScript ed ex CEO di Mozilla, ha annunciato un nuovo browser che offre il giusto compromesso tra rispetto della privacy e richieste degli inserzionisti pubblicitari. Brave, disponibile in developer version 0.7 per Windows, Mac, iOS e Android, elimina tutti i banner che rallentano la navigazione e tracciano gli spostamenti sul web degli utenti, lasciando passare quelli che non usano nessun dato personale.
Da diversi anni è in atto una “guerra” tra utenti, publisher e industria dell’advertising. La quasi totalità dei contenuti pubblicati online è gratuita, quindi i profitti derivano principalmente dalle inserzioni pubblicitarie. In alcuni, però, questi banner sono diventati troppo “aggressivi”, in quanto rallentano il caricamento delle pagine, riducono l’autonomia dei dispositivi mobile e vengono sfruttati per registrare le abitudini di navigazione degli utenti. Il risultato è la proliferazione di ad blocker, anche su smartphone e tablet.
Brave è un browser open source, basato su Chromium, che blocca tutte le inserzioni pubblicitarie e altre tecnologie usate per raccogliere dati, come gli analytics scripts e gli impression-tracking pixels. Eich afferma che il caricamento delle pagine viene incrementato del 40% su desktop e di quattro volte su mobile. In effetti, questo risultato è chiaramente visibile nel video seguente:
https://www.youtube.com/watch?v=NZSnwZSiIK4
L’utente può comunque attivare la visualizzazione dei banner, scegliendo la specifica opzione nel menu. Il piano a lungo termine prevede la sostituzione delle inserzioni più “spione” con inserzioni meno invadenti e l’uso di un modello di business che soddisfa le richieste di tutti gli attori in gioco. I profitti verranno suddivisi tra publisher (55%), inserzionisti (15%), Brave (15%) e utenti (15%). Ciò sarà possibile solo se il browser verrà utilizzato da circa 15 milioni di utenti.