Si parla ancora di Apple e brevetti, questa volta però non in relazione a diatribe legali con gli altri produttori. Sono emersi infatti dagli archivi dell’U.S. Patent and Trademark Office documenti che svelano alcune proprietà intellettuali depositate dalla mela morsicata nell’ormai lontano 2006, firmate dall’ex iCEO Steve Jobs insieme a Rainer Brodersen, Rachel Goldeen, Jeffrey Ma e Mihnea Pacuraiu.
Tra le 22 tecnologie citate nelle carte pubblicate ieri dal sito PatentlyApple, una in particolare risulta interessante. Si tratta di un sistema dedicato alla ricezione di contenuti episodici da un’emittente o da un distributore digitale, e al loro salvataggio in un archivio locale accompagnati da metadati utili alla loro organizzazione. Vi sono poi riferimenti a un’interfaccia costituita da menu in grado di suddividere i contenuti in base ai metadati stessi, consentendo agli utenti di ordinarli a proprio piacimento.
Nonostante sia passato ormai oltre un lustro dalla richiesta di registrazione del brevetto, questo tipo di approccio non è mai stato adottato nei dispositivi Apple TV finora commercializzati. Non è dunque da escludere l’ipotesi che la tecnologia possa essere alla base del funzionamento per la iTV, un progetto non ancora annunciato ufficialmente da Apple ma voluto da più parti ormai quasi pronto al debutto.
Dal New York Times al Wall Street Journal, alcune tra le più importanti testate d’oltreoceano hanno scritto negli ultimi mesi di una iTV marchiata Apple in preparazione nei laboratori di Cupertino. Si è parlato a volte di un televisore LCD da 42 pollici, altre volte di un più ampio pannello da 50 pollici con funzionalità DVR e integrazione delle tecnologie cloud: un ambito che sembra ideale per lo sfruttamento dei brevetti venuti alla luce in questi giorni.