Google ha depositato un brevetto che potrebbe potenzialmente rivoluzionare il concetto di pubblicità in chiamata. L’obiettivo sarebbe quello di introdurre i messaggi pubblicitari prima dell’inizio di una conversazione, così da sfruttarli senza infastidire in modo eccessivo gli utenti.
In che modo? I messaggi verrebbero riprodotti al posto dei canonici squilli in attesa che l’interlocutore risponda alla chiamata. La pubblicità partirebbe anche nel caso di telefonate con aziende o servizi di assistenza, in cui è richiesto qualche minuto di pazienza prima di poter parlare con qualcuno. Si tratta chiaramente ancora di un progetto in fase embrionale, lontano dal concretizzarsi, ma l’idea è certamente interessante e se ben gestita si spera possa portare anche dei vantaggi agli utenti.
Per lanciare un servizio di questo tipo, Google sarebbe chiaramente costretta a stringere accordi specifici con gli operatori telefonici di tutto il mondo. Questo si spera possa tradursi in una riduzione delle tariffe per i consumatori che, seppur in maniera non invasiva, sarebbero costretti ad ascoltare dei messaggi pubblicitari che inevitabilmente porteranno dei guadagni alle compagnie direttamente interessate a sfruttare questa novità.
Probabilmente ci sarà anche un modo per personalizzare gli annunci e ricevere informazioni solo su prodotti di cui si nutrirà reale interesse. Del resto, a sparire sarebbero soltanto i noiosi squilli che anticipano una telefonata. Google prova a inserirci dunque la pubblicità senza risultare fastidiosa o invasiva, ma al contrario rivoluziona una delle operazioni più canoniche nella vita di tutti i giorni. Lecito attendersi qualche dettaglio nei prossimi mesi, sempre che il progetto divenga qualcosa di concreto.