Samsung si potrebbe ritrovare nuovamente nei guai per una battaglia precedentemente già persa nei confronti di Apple: in passato ha infatti dovuto risarcirla di 1,05 miliardi di dollari, poi ridotti a 929 milioni, e adesso le spetterebbe pure il pagamento delle royalties per quei dispositivi che continua a vendere, anche se violano i brevetti di Cupertino.
Le royalties prevedono la ricompensa per l’uso di brevetti da parte di aziende terzi, brevetti che Samsung è già stata scoperta a violare. Il fatto è l’azienda sudcoreana continua ancora a proporre sul mercato dispositivi che li utilizzano indebitamente dunque il giudice Lucy Koh (che da anni si occupa della causa) ha stabilito che Samsung dovrà pagare le royalties in corso ad Apple:
Per le ragioni esposte il 25 novembre 2014 […], Samsung è condannata a pagare le royalties in corso per qualsiasi infrazione continuata alle aliquote per unità di cui in quest’Ordine. Tali royalties si applicano ai prodotti giudicati oggetto di violazione US Patent n° 5.946.647.; 8.046.721; e 8.074.172, e ai prodotti “non troppo differenti da essi”.
Pare che Samsung abbia già preparato un ricorso in appello, dunque non è ancora chiaro se il giudice Koh confermerà la sua decisione o se vi saranno eventuali cambiamenti. Considerando le recenti perdite di Samsung, annunciate durante l’ultima trimestrale e riguardanti il calo delle vendite degli smartphone e dunque dei profitti, indubbiamente si tratta di una cattiva notizia per il gigante sudcoreano, che ha ora a disposizione l’ultima occasione per ribaltare la decisione. Dall’altro canto, Apple metterà probabilmente a segno un’altra grande vittoria contro la sua più grande concorrente, che peraltro si trova attualmente in un cattivo momento finanziario.