Apple, RIM, Motorola, Nokia, Sony Ericsson, LG e Kyocera: sono questi i gruppi entrati nel mirino della piccola Imperium Holdings, gruppo con base alle isole Cayman e pronta ad esigere un corrispettivo da ognuna delle compagnie citate per ottenere quanto dovuto per la violazione di alcuni specifici brevetti.
La denuncia di un piccolo gruppo, peraltro con base alle isole Cayman, nei confronti di molti grandi colossi sembra l’incipit di una storia già sentita e da inserire nel filone dei patent-troll che sbandierano improbabili brevetti auspicando una vittoria legale che possa regalare la fortuna di una vita. Se l’incipit sembra già sentito, il finale non è però mai scontato e dovrà essere scritto dalla Corte del Distretto Est del Texas nella valutazione dei cinque brevetti indicati dall’accusa.
Il brevetto 6,271,884 descrive un particolare processo matematico che consente di ridurre l’effetto flickering in fase di scatto di una fotografia. Il brevetto 6,838,651 descrive un particolare processo di gestione dei colori sui singoli pixel in una immagine. Il brevetto 6,838,715 descrive un processo di compressione dei pixel in una immagine. Il brevetto 7,064,768 descrive una metrica di raffronto tra pixel adiacenti. Il brevetto 7,109,535 descrive un sistema di produzione specifico per il miglioramento qualitativo delle riprese.
Brevetti molto dettagliati, insomma, su metodi e sistemi relativi all’uso delle fotocamere su device stile smartphone. Il primo risulta essere accreditato alla Conexant System, i rimanenti quattro alla ESS Technology. La Imperium Holdings chiede alla Corte che si ponga fine alla violazione e che si imponga ai gruppi citati la regolarizzazione delle licenze con tanto di sanzione per la violazione denunciata.