Il gruppo di Mountain View ha ottenuto la registrazione, presso USPTO (United States Patent and Trademark Office) di un nuovo brevetto relativo all’impiego di ologrammi su dispositivi equipaggiati con display heads-up. In altre parole, sembra che bigG sia intenzionata a spingere forte sul pedale dell’acceleratore, soprattutto per quanto riguarda i progetti legati alla realtà aumentata e agli occhiali Google Glass di cui non si parla ormai da qualche tempo.
La richiesta risale al marzo 2014, ma la documentazione (intitolata “Lightguide With Multiple In-Coupling Holograms For Head Wearable Display”) è stata resa pubblica solo nelle ore scorse. Nel dettaglio, si fa riferimento ad un’esperienza in cui un’immagine generata dal computer (CGI) viene mostrata in un layer sovrapposto al mondo reale. Risulta affascinante pensare ad un impiego di questo tipo con la tecnologia di Magic Leap, startup in cui Google ha investito 542 milioni di dollari, a dimostrazione del proprio interesse verso i sistemi AR. Una delle ipotesi che al momento è possibile formulare è quella che vede Glass assumere il ruolo di componente hardware attraverso cui fruire dei contenuti realizzati da Magic Leap.
Interpellato sull’argomento dalla redazione di TechCrunch, un portavoce di bigG ha rilasciato la seguente dichiarazione, del tutto equivalente al più classico dei “no comment”.
Registriamo brevetti relativi a varie idee, alcune delle quali diventano poi prodotti o servizi reali, altre invece no. L’annuncio di nuovi prodotti non è necessariamente legato alle nostre proprietà intellettuali.
In chiusura, invece, il filmato dimostrativo pubblicato nei mesi scorsi, che rappresenta un concept di ciò che Magic Leap intende fare, spalancando le porte ad una vera e propria innovazione soprattutto nell’ambito dell’intrattenimento videoludico.