Sembrano non avere fine i guai giudiziari di Microsoft, che per il 2009 dovrà con tutta probabilità prevedere nel proprio bilancio, alla voce “uscite”, un’ingente somma per corrispondere le sanzioni contestate di recente.
Il colosso di Redmond dovrà infatti versare alla canadese i4i 200 milioni di dollari, come risarcimento per aver violato un brevetto relativo all’utilizzo del tagging XML, al fine di separare contenuto e presentazione, all’interno delle ultime versioni di Word.
La sentenza giunge a dopo più di un mese di distanza da quella che vide l’azienda condannata al pagamento di 388 milioni di dollari, per aver utilizzato senza autorizzazione una tecnologia anti-pirateria in possesso di Uniloc.
I vertici dell’azienda hanno comunque reso nota l’intenzione di ricorrere in appello per ottenere l’annullamento della decisione presa ieri in Texas, anticipando che verranno anche fornite tutte le prove concrete atte a dimostrare l’inadeguatezza del brevetto.
Una procedura ormai divenuta semplice prassi in casi simili, che rappresenta l’ultimo tentativo prima di gettare la spugna e arrendersi all’evidenza, trovandosi così con l’unica possibilità di versare quanto richiesto dalla legge.