Il busto in marmo di Giulio Cesare, quello di Zeus, lo scarabeo gigante, la statua di Horus con le sembianze di un falco e il moai Hoa Hakananai’a sono alcuni degli artefatti ospitati nelle sale del British Museum che da oggi è possibile riprodurre in casa grazie all’impiego di una stampante 3D. Basta scaricare il modello tridimensionale dalle pagine della piattaforma Sketchfab e darlo in pasto al proprio dispositivo, per ricrearlo in materiale termoplastico.
Un’iniziativa che dimostra una volta di più la versatilità e le potenzialità delle stampanti 3D, già impiegate con interessanti risultati negli ambiti più svariati: da quello medico a quello educativo, fino al settore automobilistico come dimostra il progetto italiano Strati che di recente ha trionfato oltreoceano. Al momento i modelli tridimensionali delle opere ospitati da Sketchfab sono 14, ma il loro numero è destinato a crescere in futuro. Queste le parole di Chris Michaels (Head of Digital Media & Publishing del British Museum).
Il British Museum è affascinato dalle potenzialità del 3D, che introduce nuovi modi di interagire con la nostra collezione. Amiamo inoltre ciò che Sketchfab sta facendo per aiutare l’espansione di questo mercato. Oggi mettiamo a disposizione per il download da Sketchfab un set di modelli 3D realizzati da un nostro team. Desideriamo sapere cosa ci faranno le persone e non vediamo l’ora di sperimentare ancora in questo ambito.
Il British Museum è uno dei più grandi e importanti musei al mondo per quanto riguarda la storia del pianeta. La sua fondazione risale al 1753 ad opera del medico e scienziato Sir Hans Sloane. Sei anni più tardi la collezione è stata acquistata dal governo britannico e aperta al pubblico. Al suo interno si trovano attualmente circa otto milioni di oggetti che testimoniano l’evoluzione del genere umano dalle sue origini fino ad oggi. La sede è in Great Russell Street, a Londra.