Il mercato dei browser è in continua evoluzione, ma al vertice per il momento la situazione resta stabile. Secondo le ultime statistiche, infatti, Internet Explorer e Mozilla Firefox continuano ad occupare le prime due piazze del podio, conquistando percentuali prossime allo zero, mentre nel mese di settembre Google Chrome ha perso circa lo 0,27% rispetto al mese precedente, continuando una lenta discesa che tuttavia garantisce all’azienda di Mountain View un margine dagli inseguitori ancora piuttosto ampio.
Il browser di casa Microsoft, insomma, è ancora in assoluto il più utilizzato al mondo, grazie ad un 53,63% conquistato nel mondo desktop, mentre se si considerano anche i dispositivi mobili la fetta nelle mani di Redmond scende al 48,76%. Seconda piazza per Firefox, con il panda rosso detentore del 20% nel segmento desktop, di poco più del 18% invece a livello generale. Chiude il terzetto di testa, come detto, Google Chrome, in calo rispetto al passato ma ancora in grado di vantare un 18,86% che fa sorridere il colosso delle ricerche: Safari (5% nel segmento desktop, 10% considerando smartphone e tablet) ed Opera (1,62% e 2,32% rispettivamente) sono ancora infatti piuttosto lontani.
Da registrare, inoltre, il calo di Internet Explorer 8 al di sotto del 25%, benché rappresenti ad oggi il browser in assoluto più presente sui computer di tutto il mondo. L’edizione 9 di IE continua dunque a conquistare terreno, ma presto dovrà fare i conti anche con la 10, in arrivo in compagnia di Windows 8. Una situazione analoga è quella che caratterizza Google Chrome, ove la versione 21 è ancora ampiamente utilizzata, con una percentuale quasi dieci volte superiore rispetto alla 22. Per quanto concerne Firefox, invece, è la 15 a farla da padrona.
In generale, insomma, il mese di settembre ha rispettato quelle che erano le aspettative degli analisti, con il distacco tra secondo e terzo posto che per la prima volta dopo diverso tempo risulta essere superiore ad un punto percentuale. Per il momento, dunque, la vera battaglia è proprio quella che caratterizza Firefox e Chrome, costantemente in lotta per la medaglia d’argento ed ancora piuttosto lontani dal poter essere ritenuti dei seri pericoli per l’egemonia di Internet Explorer. La cui strategia di sviluppo nel mondo Windows, però, potrebbe presto portare a nuovi problemi in casa Microsoft.