“È inutile pensare agli 800 milioni che mancano per la banda larga in Italia quando il suo livello attuale di utilizzo è inferiore al 50%.”
Questa clamorosa dichiarazione arriva niente meno che dal ministro Renato Brunetta che in passato era stato invece uno dei principali sostenitori dello sviluppo della banda larga italiana.
Fine dei giochi, dunque, di investimenti per la banda larga non si parlerà più visto che gli italiani utilizzano poco Internet e la rete va già più che bene per gli attuali servizi.
Peccato che il famoso fondo di 800 milioni di euro, alla fine mai stanziato, per lo sviluppo della banda larga, non era stato pensato per creare “fonti di divertimento digitale” agli italiani, ma per colmare il gravissimo problema del digital divide del nostro Paese.
Sarebbe interessante a questo punto, sentire cosa ne pensano quelle zone d’Italia dove lo sviluppo è bloccato perché la banda larga non arriva…
Il Ministro Prosegue:
È un problema di cultura, non di rete: tutte le scuole italiane sono già collegate via Internet, fra loro, con il ministero e con il mondo esterno, ma la quantità di contenuti che viene fatta circolare è praticamente nulla.
Come dire che siamo noi utenti a non saper utilizzare la rete, perché ciò che ci viene già ora offerto è più che sufficiente.
Ora, è lecito comprendere che in un periodo di crisi, si cerchi di giustificare la manca di fondi, tuttavia è bene ricordarlo per l’ennesima volta, che gli Stati Europei proprio per uscire dalla crisi hanno investito nel settore delle TLC.
Inoltre giustificare la mancanza di fondi rigirando la questione asserendo che siamo noi utenti il vero problema, è forse il metodo più sbagliato per affrontare questa delicata situazione.
Voi che ne pensate?