Renato Brunetta aveva illustrato la propria filosofia di lavoro già nei giorni scorsi, quando aveva interletto nell’efficienza la chiave di volta per riportare la Pubblica Amministrazione ad un alto livello. Non solo: Brunetta ha esplicitamente spiegato di voler ridare lustro all’intero comparto, sperando che proprio i dipendenti pubblici possano ritrovare l’orgoglio e la capacità di farsi traino e portare l’Italia fuori dall’attuale difficile situazione economica. Con la presentazione del piano E-Gov 2012 Brunetta ha confermato uno ad uno i propri punti programmatici partendo dalle basi del lavoro compiuto anzitempo da Lucio Stanca ed approfondendo inoltre il discorso per spiegare come, concretamente, il tutto possa essere portato dalla teoria alla realtà.
Teoria e realtà: efficienza ed Internet. La rete è stata identificata con estrema decisione come lo strumento fondamentale per raggiungere l’obiettivo di una migliore organizzazione, per una migliore offerta di servizi, per un drastico taglio degli sprechi. Spiega la documentazione ufficiale diramata, partendo da una presa di coscienza di quelli che sono gli attuali problemi nel rapporto tra utenza e web oggi: «L’uso di internet è determinato da fattori culturali, economici e sociali, ma un fattore specifico influisce negativamente sull’accesso alla rete: si tratta della scarsità delle informazioni, delle applicazioni, dei servizi che la pubblica amministrazione offre on line attraverso la rete. Occorre un impegno convergente delle amministrazioni centrali e locali per superare questo divario. È un impegno sulle risorse umane, sulle capacità manageriali, sulle risorse finanziarie. Abbiamo raggiunto risultati significativi ed altri potremo raggiungerne con l’approvazione della riforma dell’amministrazione pubblica. È un impegno rivolto anche alle imprese: lo sforzo ripagherà non solo il loro lavoro come fornitori, ma anche come utenti dell’amministrazione pubblica».
1,380 miliardi gli euro previsti per il completamento delle opere, 248 i milioni già stanziati per avviare le prime operazioni; il resto verrà reperito in corso d’opera secondo modalità non meglio specificate. Il piano, disponibile online in file .pdf, è stato schematicamente suddiviso per obiettivi, il che rende particolarmente semplice capire con immediatezza le strade che il Ministero intende percorrere. Partendo dalla scuola:
- «Semplificazione delle comunicazioni scuola-famiglia attraverso la disponibilità in rete dei principali documenti prodotti dalle scuole: domande di iscrizione, prenotazione colloqui, comunicazioni, pagella elettronica e registro elettronico»;
- «Tutte le scuole saranno dotate di almeno tre aule informatizzate con lavagne digitali interattive e personal computer».
Il piano E-Gov 2012 affronta quindi ulteriori problematiche quali la semplificazione delle comunicazioni, la smaterializzazione delle stesse, il miglioramento del servizio sanitario, una miglior gestione dei procedimenti legali ed altro ancora:
- «l’invio delle comunicazioni e delle notifiche in via telematica dagli uffici giudiziari agli avvocati e agli ausiliari del giudice. La notificazione telematica è una premessa indispensabile per l’abbreviazione dei tempi dei processi, in quanto permette la costituzione del fascicolo elettronico dei Giudici e l’archiviazione e la consultazione informatica della documentazione attinente ai procedimenti»;
- «permettere il rilascio telematico di certificati giudiziari anche presso sportelli di altre pubbliche amministrazioni sul territorio e all’estero»;
- «Trasmissione telematica delle notizie di reato dalle forze di polizia alle Procure»;
- «sostituzione delle prescrizioni (farmaceutiche e specialistiche) e dei certificati di malattia cartacei con documenti digitali, secondo gli standard del Fascicolo Sanitario Elettronico»;
- «rendere disponibile ai cittadini la propria storia clinica nel c.d. Fascicolo Sanitario Elettronico, assicurando che tale patrimonio informativo, dematerializzato e conservato alla fonte sia disponibile per ogni cittadino, nel
pieno rispetto privacy. Ciò consente di migliorare i processi di diagnosi e di cura»; - «Rendere disponibile un unico punto di accesso in rete per gli adempimenti delle imprese (iscrizioni, variazioni, autorizzazioni, ecc.) in collaborazione con le Camere di commercio secondo la Direttiva europea Servizi che prevede che le imprese dei paesi UE in Italia possano effettuare i loro adempimenti in rete»;
- «le Questure e i Consolati rilasciano il “Passaporto Elettronico“, anticontraffazione dotato di microprocessore per la registrazione dei dati del titolare. Con questo progetto, tutti i passaporti rilasciati ai cittadini italiani da luglio 2009 conterranno, memorizzate, le impronte digitali del titolare, in linea con le nuove della UE. A questo standard si farà riferimento per l’emissione della carta di identità elettronica, che verrà diffusa a tutti cittadini»;
- «integrazione dei dati di origine comunale con i dati catastali e il data base topografico regionale a grande scala»;
- «Messa a disposizione dei cittadini (compresi i professionisti iscritti in albi ed elenchi) e delle imprese di una casella di posta elettronica certificata, al fine di dematerializzare lo scambio di documenti con le pubbliche amministrazioni»;
- «Ridurre i costi per le imprese e le pubbliche amministrazioni attraverso l’integrazione dei processi di fatturazione con quelli di pagamento»;
- «effettuare pagamenti, dovuti alle pubbliche amministrazioni centrali, attraverso l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. L’infrastruttura tecnica, per i pagamenti, in corso di progettazione sarà un servizio generalizzato disponibile per tutte le amministrazioni su SPC. La soluzione consentirà una significativa riduzione dei tempi e dei costi e un aumento della sicurezza».