Brunetta promette un computer in ogni casa

Il Ministro Brunetta ha annunciato ai microfoni di Mattino Cinque che il Governo, dopo la Posta Elettronica Certificata, intende portare nelle case di tutti gli italiani anche il computer. E per chi non lo sa usare, nessun problema: ci penserà lo Stato
Brunetta promette un computer in ogni casa
Il Ministro Brunetta ha annunciato ai microfoni di Mattino Cinque che il Governo, dopo la Posta Elettronica Certificata, intende portare nelle case di tutti gli italiani anche il computer. E per chi non lo sa usare, nessun problema: ci penserà lo Stato

L’annuncio sembra scaturire sull’onda dell’entusiasmo, ma la firma è quella di un ministro e le parole in questo caso pesano. Renato Brunetta, ministro della Pubblica Amministrazione, ha infatti illustrato in una intervista a Mattino Cinque le qualità della Posta Elettronica Certificata per poi spingersi oltre promettendo un computer anche a quelli che ancora non ce l’hanno.

«Gli italiani hanno cominciato a capire che la pubblica amministrazione non solo deve essere dalla loro parte, ma che sta cambiando e cambierà sempre di più. Tra qualche settimana inizierà a diffondersi la posta elettronica certificata, che varrà come raccomandata»: così Affari Italiani riporta la telefonata di Brunetta alla trasmissione televisiva, parole ribadite anche dal solerte report del TGCOM. Si parla da tempo della Posta Elettronica Certificata, sistema avente tante promesse quanti detrattori. La dichiarazione successiva, però, non potrà che sollevare nuove polemiche sulla sostenibilità del sistema promesso. Alla richiesta di chiarimenti relativa al fatto che molti italiani ancora non hanno un pc, ha infatti risposto Brunetta: «Glielo porteremo a casa».

«A chi non lo ha daremo il computer. Per chi non ha o non sa usare il computer provvederemo noi»: la dichiarazione è confermata anche dall’ASCA. Nessun dettaglio ulteriore, al momento. Impossibile, pertanto, capire come lo Stato possa farsi carico di una distribuzione di massa dei pc, con i costi ed i problemi che la cosa andrebbe a comportare. «Sperimenteremo nei prossimi 4 mesi il sistema con Inps e Aci».

E se il problema della distribuzione dell’hardware sarebbe di per sé già un fattore oneroso e problematico, ben più difficile è tutto l’aspetto culturale e conoscitivo che implica una azione simile. Impossibile calare dall’alto la cultura informatica: 1 italiano su 2 non conosce la rete e non vi ha accesso, il tutto con l’aggravio di una distribuzione della banda larga a macchia di leopardo e con statistiche ed efficienza a livelli minimi rispetto alla media europea. Di tutto ciò il ministro Brunetta non ha fatto menzione, ma la promessa del Ministro è comunque registrata: il Governo intende portare il computer nelle case di tutti gli italiani.

Update
C’è la conferma ufficiale di Renato Brunetta: l’affermazione non è frutto di fraintendimento, ma è invece una promessa vera e propria

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